Fox Sports e Riccardo Mancini tornano a parlare in ESCLUSIVA per Vavel Italia. Questa volta l'argomento su cui il nostro ospite si è concentrato con la solita gentilezza e competenza è stato quello del mercato della Liga spagnola, una delle esclusive del canale visibile sulla piattaforma di Sky al numero 204 del telecomando. Bilancio generale, la migliore, la peggiore, insomma una lunga, intensa e bella chiacchierata.
Che bilancio ti senti di fare in generale sul mercato della Liga spagnola?
"Bisogna consderare l' influenza del Fair Play Finanziario su diverse squadre come il Valencia, ma non solo, per dare un giudizio completo. Molte società, poi, come Barcellona e Real Madrid, hanno pensato di non correre rischi dal punto di vista dei conti per evitare possibili sanzioni in futuro. D’altra parte i dirigenti hanno capito che non sempre serve spendere e spandere per fare un mercato intelligente. Questa volta si è andati in questa direzione, cioè giocatori funzionali ad un progetto a costo di non spendere miliardi come la Premier League ad esempio. Intelligenza sul mercato, non spendere tanto per spendere. I migliori già giocano in Spagna, quindi la necessità primaria è stata quella di aggiungere dei puntelli alle rose e non per forza dei fenomeni, come abbiamo visto negli anni passati."
Alla luce di tutto questo quale pensi sia stata la squadra migliore sul mercato?
"Il Barcellona per me ha fatto un mercato perfetto. La difesa è stata rinforzata con giovani di prospettiva, Digne ad esempio può crescere dietro Jordi Alba anche se ora non è pronto, Umtiti è un profilo che mi piace, in mezzo al campo poi è arrivato forse il talento migliore in circolazione nella Liga, ovvero Andrè Gomes. In avanti serviva un quarto, c'era il rischio di sbagliare la scelta e invece Paco Alcacer è ideale. La sua esperienza a Valencia era finita, ha una pressione relativa visto i tre che ha davanti, ma quando sarà chiamato in causa potrà sfruttare bene i minuti che gli verranno concessi. Voto 8 in pagella per questo mercato che ha portato all' allungamento della rosa, un bene soprattutto in ottica Champions League."
Chi, invece, ha deluso le aspettative meritandosi il premio di squadra peggiore sul mercato?
"Non parlerei di "delusioni", ma piuttosto di punti interrogativi. In questo senso ho dei grossi punti interrogativi su Siviglia e Atletico Madrid, soprattuto sulla squadra di Sampaoli. Giusto vendere Gameiro a quelle cifre, però è un metodo rivoluzionario quello del nuovo allenatore del Siviglia, bisogna vedere che approccio avrà al campionato. E' un calcio diverso da quello degli ultimi anni. E' una situazione folle che però intriga. C'è tanta gente con i piedi buoni, ma il centrocampo è stato il reparto rinforzato meno. La partenza di Krychowiak verso il PSG in questo senso è molto pesante. Sarà un calcio diverso da Emery, è inevitabile un punto di domanda proprio per questa rivoluzione. Però la squadra stimola la fantasia.
L' Atletico Madrid, invece, ha altri dubbi. L' attacco è stato completato, è vero, con Gameiro, Nico Gaitan, ma bisognerà capire se la vecchia guardia ha ancora gli stimoli per arrivare in fondo e vincere qualcosa o comunque andare a giocarsela. Godin, Gabi, Thiago, Filipe Luis avranno gli stessi stimoli? Vedere per credere le parole di Griezmann. Ok i concetti, ma il modo è stato sbagliato. Griezmann non deve dimostrare nulla, però è stata un’uscita poco felice. Quasi la volontà di fuggire dai totem dello spogliatoio per alzare la voce in un altro contesto. Siamo appena alla seconda giornata, l’identità della squadra è chiara, serve pazienza, la squadra comunque è stata completata dalla dirigenza sul mercato.
A chi assegni il premio come squadra "sorpresa"?
"All' Espanyol. E' una squadra che ha comprato tanto e in maniera intelligente. Non ha speso troppo, però sono arrivati giocatori funzionali al progetto di Quique Sanchez Flores in panchina, tutta gente che ha giocato a livelli medio alti, con esperienza già maturata nella Liga. Demichelis, ad esempio, può migliorare rispetto all' esperienza inglese al City, ci sono David Lopez, Diego Lopez e Leo Baptistao fra gli altri. La nuova proprietà non ha stravolto la squadra, prendendo un ottimo allenatore, con voglia di tornare ad allenare in Spagna. Negli ultimi due anni c’è stato lo spettrom della retrocessione. Si punta ad un campionato tranquillo e magari già da questa stagione si prova a sognare l’Europa.
E poi il Las Palmas perchè ha mantenuto i pezzi migliori come Roque Mesa che il Siviglia ha cercato di prendere. Anche Lemos, cercato dal Barcellona, è rimasto, per Vieira vale lo stesso ragionamento e poi ci sono gli arrivi di Boateng e Livaja. Con un allenatore come Quique Setièn può fare meglio rispetto alla scorsa stagione. Anche il Malaga mi intriga, ci sono due esterni intriganti, Jony è uno che ha fatto 10 assist con il Gijon l’anno scorso, c'è un bell’ambiente anche a livello climatico, cosa che non guasta mai diciamo!"
Infine quale pensi possa essere definita la "delusione" del mercato?
"Fra le grandi il Real Madrid perchè non sembrava difficile completare la squadra. E’ vero che l' attacco è stato completato con Morata, ma si poteva fare meglio in difesa. Forse qualcosa sui terzini si poteva fare, Danilo non ha convinto del tutto tanto per fare un esempio. La disponibilità economica per migliorare non manca quindi perchè non provarci? In mezzo capire come sono rimasti James e Isco, nonostante siano stati due giocatori che Zidane ha voluto trattenere. Un colpo ad effetto forse avrebbe fatto la differenza, ma non era facile.
E poi il Valencia, però loro sono stati costretti a fare un certo tipo di mercato a causa del Fair Play Finanziario, anche se hanno recuperato negli ultimi giorni di trattative. Ci sono state partenze toste come quella di Mustafi, ma con Mangala e Garay la difesa sembra poter essere a posto, però a centrocampo e in attacco manca qualcosa. Munir è un punto di domanda, il club comunque è in una fase di ricostruzione dopo una fase di gestione scellerata. Il Valencia di inizio millennio non tornerà presto. I tifosi sono passionali, ma mettono tanta pressione da sempre e il momento non è facile, regna l’incertezza."
Si ringraziano Riccardo Mancini e l'ufficio stampa di Fox Sports per la disponibilità mostrata.