Granada e Villarreal non si fanno male al loro esordio in Liga, pareggiando 1-1 e non regalando di fatto molte emozioni. All'iniziale vantaggio su punizione di Trigueros, risponde un guizzo su corner di Ponce, con i due collettivi incapaci di imprimere la decisiva svolta al match dopo l'1-1.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un offensivo 4-2-3-1: davanti il mitico Ochoa, difesa a quattro composta da Tito, Khrin, Lomban e Foulquier. Agbo e Marquez in mediana, mentre dietro l'unica punta Ponce i prescelti di Jemez sono Cuenca, Boga e Toral. Un più classico 4-4-2, invece, per il Villarreal, in cui spicca il talentuso tandem offensivo formato da Alexandre Pato e dall'ex Sassuolo Nicola Sansone. A centrocampo lanciati dal 1' Trigueros, N'Diaye, Roberto Soriano e Castillejo. Completano l'undici di Escribà, davanti al portiere Sergio Asenjo, Gaspar, Musacchio, Ruiz e Rukavina.
Gara inizialmente equilibrata da parte dei due collettivi, che fin dai primi minuti di match preferiscono studiarsi piuttosto che tentare improvvisate riproposizioni offensive. Il maggiore equilibrio tattico del 4-4-2 permette comunque al Villarreal di reggere ottimamente l'urto avversario trovando nel contempo ampi spazi al momento di ripartire. Il primo squillo di gara, targato Alexandre Pato, capita al 15', quando è provvidenziale Ochoa proprio su un zampata del ritrovato brasiliano, sempre più simile al giocatore che era nei tempi migliori. Tre minuti dopo pericolosissimo ancora il Papero da calcio d'angolo, la difesa biancorossa riesce però a spazzare come meglio può. Il Sottomarino alla lunga diventa sempre più padrone del campo, rendendosi maggiormente pericoloso con il passare dei minuti. Al 25' importante conclusione dalla distanza per l'ex Sampdoria Soriano, ma è bravissimo Agbo ad immolarsi deviando in angolo. La prima frazione non regala comunque altre importanti occasioni, con Villarreal e Granada prive del guizzo vincente. L'ultimo, flebile, squillo di gara capita al 43', quando è Foulquier a rimettere un pallone in area sugli sviluppi di calcio d'angolo, senza trovare però nessuno.
La seconda frazione comincia lentamente, senza emozioni. Al 50' bel calcio di punizione battuto da Pato, palla però fuori. Il dominio ospite alla lunga si fa importante e gli stessi giocatori del Villarreal cominciano ad avere più fiducia, proponendo maggiori scambi tra i propri interpreti. Al minuto cinquantacinque grandissima chance per Roberto Soriano, il cui tiro a giro si stampa clamorosamente sul palo. Bellissima la conclusione del centrocampista, ma ottima l'idea di Trigueros, bravissimo a pescare l'ex Samp. Il meritato vantaggio ospite è però nell'aria e si concretizza proprio alla prima vera occasione per il Villarreal: dopo l'ennessima progressione di Sansone, brutto fallo di Agbo e punizione da ottima posizione. Sul pallone va Castillejo il quale, perfettamente, disegna una parabola imprendibile per Ochoa, comunque affatto colpevole. La rete subita però, piuttosto che affondare i padroni di casa, li rianima, spingendoli a trovare un pari clamoroso ed inaspettato con Ponce, abilissimo a bucare Asenjo da corner e a riportare in parità la gara appena cinque minuti dopo l'iniziale vantaggio ospite.
Dopo un'ora da sonno si anima dunque il match, che registra nella sua seconda parte l'inevitabile controffensiva del Sottomarino, di certo poco incline a pareggiare una gara di fatto controllata fin dal fischio d'inizio. Al 68' clamorosa traversa colpita da Sansone a porta vuota e da pochi passi, due minuti dopo sfiora invece il bis lo scatenato Castillejo, il cui tiro a giro finisce di poco out. Simmetricamente, al 74', anche il Granada si rende pericoloso con il giovanissimo Ponce, bravissimo ad anticipare Gaspar e davvero sfortunato nel vedere di poco a lato la propria idea. Le energie spese durante la prima metà di tempo inevitabilmente privano il finale di gara di guizzi ed emozioni, con tale appuntamento calcistico che si conclude senza ulteriori emozioni e dopo tre minuti di recupero. Unico leggero spunto, un guizzo mancato di Ponce al 91' sull'ennesimo tentativo in mezzo di Cuenca.
Una gara sufficiente, anonima nel primo tempo e ripresosi alla lunga. Le emozioni effettive sono state sicuramente poche, ma il brivido del risultato incerto, aggiunto ad una serie di conclusioni pericolose ambo le parti nei dieci minuti centrali di secondo tempo, ha dato a questi novanta minuti altrimenti noiosi quel brivido che solo il calcio spagnolo riesce a dare. Ai punti avrebbe vinto il Villarreal, bravo comunque il Granada a non disunirsi. Migliore in campo per i padroni di casa, Ponce. Per gli ospiti in evidenza Alexandre Pato.