Quello che sembrava un connubio perfetto, da prendere a modello per tutti gli altri club della Liga spagnola, si è chiuso ieri in modo traumatico e inatteso. Il Villarreal e Marcelino Garcia Toral non proseguiranno più insieme, nonostante gli ottimi risultati ottenuti in questi ultimi anni e un contratto che legava il tecnico al Submarino Amarillo fino al 2019. Clamorosa le decisione dei vertici societari della squadra della comunità valenciana, se si considera che l'esonero di Marcelino avviene quando manca ormai meno di una settimana dalla doppia sfida del preliminare di Champions League contro il Monaco.
Giunto quarto in campionato e in semifinale di Europa League la scorsa stagione, il Villarreal sembrava poter proseguire a lungo con il suo giovane tecnico, durante l'estate in lizza anche per il posto di allenatore della nazionale spagnola. Invece divergenze con la società riguardo il mercato e un rapporto deteriorato con lo spogliatoio hanno chiuso in anticipo l'avventura di Marcelino alla guida del club del Madrigàl. Una notizia che segue di poche ore l'altra, traumatica per tutto l'ambiente, del gravissimo infortunio occorso all'attaccante Roberto Soldado, k.o. per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. L'ultimo screzio con i giocatori, fatale per il destino di Marcelino, si sarebbe verificato - secondo quanto riportato oggi dai media spagnoli, AS in particolare - martedì negli spogliatoi del Riazòr di La Coruna, dove il Villarreal era impegnato in un'amichevole. Una discussione animata con l'argentino Mateo Musacchio, secondo alcuni sfociata in una rissa, ha scaldato gli animi dei protagonisti, con il resto della rosa che avrebbe chiesto e ottenuto l'allontanamento dell'allenatore. Tra il tecnico e Musacchio le storie erano tese da giorni, da quando al difensore centrale era stata tolta la fasscia di capitano.
Poche ore dopo ecco il comunicato di benservito del club, che ha ringraziato Marcelino e i suoi collaboratori per il lavoro svolto, senza accennare al nome del suo sostituto. A pochi giorni dalla cruciale sfida con il Monaco per l'accesso alla fase a gironi di Champions League, per la panchina del Madrigàl si torna a parlare di Manuel Pellegrini, l'ingegnere cileno già al comando del Submarino Amarillo una decina d'anni fa, quando sfiorò persino l'ultimo atto della più importante rassegna contintentale (eliminazione in semifinale per mano dell'Arsenal). I rapporti tra Marcelino e il club erano in realtà in fase di deterioramento sin dall'inizio dell'estate, con il tecnico per nulla soddisfatto della campagna acquisti e cessioni. Persi Denis Suarez, venduto al Barcellona, ed Eric Bailly, finito al Manchester United di Josè Mourinho, il Villarreal si è mosso soprattutto in attacco con il discusso acquisto del brasiliano Alexandre Pato, talento inesploso e spesso bloccato dagli infortuni. Evidentemente non sono piaciuti al tecnico nemmeno gli acquisti del russo Denis Cheryshev e dell'italiano Nicola Sansone, che però dovranno subito inserirsi in gruppo per contribuire al passaggio del turno contro il Monaco, primo snodo della nuova stagione, anche per non vanificare quanto di buono costruito nel 2015-2016.