"Ci siamo confrontati, lui sa cosa penso”. E' stato chiaro, conciso e diretto Carlo Ancelotti nel rispondere all'ennesima domanda riguardante Mario Götze. D'altronde, la cessione o la riconferma dello stesso è stato l'argomento che più ha tenuto banco nelle ultime due settimane nella sede del club Bavarese.
Eppure il caso Götze ha radici ancor più profonde e lontane, poichè ha inizio nel momento della firma del CT Italiano, avvenuta a Natale. L'eroe del mondiale 2014, al tempo, continuava a ritagliarsi spezzoni di partita qua e là sotto la guida di Pep Guardiola e alcuni giornalisti già chiedevano un parere dettagliato di Carletto sul giocatore.
Il tecnico Italiano tentennava, poichè non convinto del rendimento del giocatore, ma la vicenda è diventata estremamente delicata solo poco tempo fa, a seguito delle parole proprio del talento tedesco, il quale dichiarava: "Non è vero che mi ha consigliato di cambiare aria. Resterò ancora a Monaco”, quando la stampa tedesca nei giorni precedenti aveva scritto l'esatto contrario.
A creare ancora più confusione all'intera sitauzione sono state poi le parole rispettiavamente di Sami Khedira e di Karl-Heinz Rummenigge. Il mediano Juventino ha affermato che Ancelotti non scaricherebbe mai un giocatore prima di avergli concesso una chance, il D.S. del Bayern ha replicato che Götze è nella lista dei cedibili.
Due dichiarazioni diametralmente opposte che lasciano una nube di dubbi sopra la testa dell'eroe di Rio, la strada verso la verità e la chiarezza è ancora lunga.