Iniziato con la gran rimonta del Real Madrid di Gareth Bale contro il Rayo a Vallecas, proseguito con la vittoria casalinga dell'Atletico firmata Angel Correa, il sabato della trentacinquesima giornata di Liga si è concluso con il 6-0 del Barcellona allo Sporting Gijòn. Quattordici gol in due partite, è questo il bottino realizzativo dei blaugrana di Luis Enrique, dopo le tre sconfitte consecutive in campionato. Trascinati da un Luis Suarez versione Pichichi (poker per il Pistolero, ora davanti a Ronaldo in classifica cannonieri), i catalani restano così in vetta alla Liga, a pari punti (82) con i colchoneros e con una lunghezza di vantaggio sugli arcirivali merengues.
Eppure la pressione era tutta sul Barcellona, impegnato in serata al Camp Nou contro lo Sporting Gijòn e sceso in campo dopo le vittorie delle avversarie nella corsa al titolo. I blaugrana hanno cominciato contratti, rischiando di andar sotto su una bella giocata di Guerrero, preferito da Abelardo al giovane ma acciaccato Sanabria, che ha regalato a Menendes il pallone del vantaggio, sciupato malamente davanti a Claudio Bravo. Ci ha pensato poi Leo Messi ad aprire le marcature per il Barça, segnando di testa un gol molto contestato dagli asturiani, che lamentavano un fallo di Suarez sull'uscita del portiere Cuellar. I padroni di casa hanno poi faticato prima di chiudere i conti, anche perchè lo Sporting ha giocato un primo tempo di buona qualità, cercando la rete del pareggio ancora con Guerrero e con il talentino Halilovic, osservato speciale nella serata del Camp Nou (il suo cartellino appartiene infatti ai catalani). Un Neymar irritante come nella sua peggior versione ha fatto più volte imbufalire il compagno Jordi Alba, divorandosi a più riprese il gol del raddoppio, arrivato invece grazie a Luis Suarez, abile a trovarsi al posto giusto (anche se in sospetto fuorigioco) su un gran pallone rasoterra di Iniesta. La partita del Gijòn è finita sul 2-0, mentre è da lì iniziato il festival dei calci di rigore blaugrana, inaugurato ancora da Suarez (due gol per lui dal dischetto) e chiuso da Neymar, guadagnatosi due dei tre penalty ottenuti dal Barça (espulso Vranjes per Abelardo). Finale ancora per il Pistolero, che ha trovato la quaterna su assist di un nuovamente brillante Leo Messi.
Gli uomini di Luis Enrique hanno risposto così al successo casalingo dell'Atletico Madrid, in sofferenza per buona parte del match del Calderòn contro il sempre ostico Malaga. Senza Diego Godìn, infortunatosi a Bilbao, Simeone ha rispolverato l'altro uruguagio Josema Gimenez in difesa, affiancandolo al sempre più sorprendente Lucas Hernandez. Il Cholo ha azzeccato anche la prima sostituzione del secondo tempo, inserendo Angel Correa per Griezmann, e ottenendo dall'argentino il gol che è valso il primato provvisorio ai colchoneros. Scardinato il fortino andaluso, l'Atletico ha controllato senza patemi il finale di gara, con Ferreira Carrasco a lasciar spazio ai muscoli del ghanese Thomas per sigillare una vittoria importante per la conquista del titolo. Saranno però ben diverse le settimane che si apprestano a vivere blaugrana e colchoneros, con i primi fuori dall'Europa e con sette giorni a disposizione per preparare la trasferta del Benito Villamarin contro il Betis Siviglia, mentre Simeone e i suoi saranno impegnati mercoledì in riva al Manzanarre per la gara d'andata delle semifinali di Champions League contro il Bayern Monaco, prima di tornare in campo ancora sabato in casa contro il Rayo Vallecano, reduce dalla beffa nel match pomeridiano con il Real. Già, perchè anche i merengues sono ancora in corsa per il titolo di campioni di Spagna, anche se ora la priorità per Zidane e soci è recuperare almeno uno tra Ronaldo e Benzema per la trasferta di Manchester contro l'ex Manuel Pellegrini.