Delle ultime cinque partite di campionato, quella di San Mamès contro l'Athletic Bilbao era senza dubbio la più difficile per l'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. Ancora una volta la squadra del Cholo ha risposto alla grande, con un 1-0 che racconta moltissimo della forza mentale dei colchoneros. A segnare ci ha pensato alla mezz'ora Fernando Torres, al quinto centro consecutivo in altrettanti match tra Liga e Champions, mentre successivamente gli ospiti hanno amministrato il vantaggio, con la solita e ineguagliata capacità di difendersi in maniera compatta.

Nel momento più importante della stagione, Simeone ha ritrovato dunque Fernando Torres, che sta andando in gol con una regolarità dispersa dai tempi del Liverpool. El Nino, abilissimo a insaccare di testa contro i baschi, si è riscoperto felice dopo le disavventure al Chelsea e al Milan. E' lui ora l'attaccante che affianca stabilmente Antoine Griezmann tra gli avanti dell'Atletico, in una squadra che continua ad avere i suoi punti di forza nel pressing e nella fase difensiva, ma che è spesso sottovalutata in quella offensiva. Il 4-4-2 di Simeone non è infatti un sistema di gioco spettacolare che lasci molto alla fantasia dei suoi interpreti, anche perchè nella maggior parte dei casi gli esterni di centrocampo sono due giocatori atipici come Saùl Niguez e Koke, ma è un modulo che consente di sfruttare il campo in ampiezza per poi cercare e trovare le punte in area di rigore. A Bilbao non si è sentita nemmeno l'assenza di Gabi, con Thomas inserito al suo posto, e neanche il giovane Lucas Hernandez ha fatto rimpiangere Diego Godìn, uscito durante il match. E' dunque il solito Atletico quello che si presenta ai nastri di partenza dello sprint finale in Liga, un'appassionante corsa verso il titolo che vede i colchoneros appaiati al Barcellona in testa alla classifica (ma indietro a causa dei due scontri diretti persi) e un punto sopra i più blasonati cugini del Real Madrid.

Uscito indenne dalla trasferta di San Mamès, Simeone può ora guardare al futuro in Liga con ancora maggiore ottimismo. Il calendario offre infatti ai roquiblancos tre dei prossimi quattro match tra le mura amiche del Calderòn. In riva al Manzanarre arriverà nel week-end infatti il Malaga, che non ha più obiettivi da inseguire, mentre la settimana dopo sarà il turno del Rayo Vallecano, in lotta salvezza, calcare l'erba del fortino colchonero. L'unica trasferta è invece in programma alla trentasettesima giornata a Valencia contro il Levante, che per quella data potrebbe anche essere già retrocesso. Finale di campionato ancora davanti al pubblico amico, contro il Celta Vigo di Eduardo Berizzo, al momento in corsa per un posto in Europa (sesto in classifica a sei punti dal Villarreal quarto), e curiosamente avversario contro cui servire una vendetta attesa mesi. Sì, perchè Nolito e compagni nel febbraio scorso hanno estromesso l'Atletico dalla Copa del Rey (erano i quarti di finale), andando a vincere per 3-1 a Madrid. Nessuno al Calderòn ha dimenticato quella sconfitta, nella speranza di poterla riscattare con un trionfo che sarebbe ancora una volta storico, dopo il titolo vinto al fotofinish nel 2014 al Camp Nou contro il Barcellona.