Per una volta le due squadre di Madrid arrivano al derby del Manzanarre con sensazioni e umori simili. Dalle parti di Valdebebas c'è grande delusione per aver toppato la trasferta di Malaga (un pareggio equivale a una mezza sconfitta nell'era dei tre punti) ed essersi così allontanati ancora dalla capolista Barcellona, ora distante ben nove lunghezze. L'Atletico è invece reduce da due 0-0 consecutivi (contro Villarreal e PSV) che ne hanno sottolineato le difficoltà offensive e messo in evidenza un reparto di punte che sembra improvvisamente inadeguato a sostenere il peso di due competizioni del livello della Liga e della Champions League.

Il derby di domani sarà l'ennesimo dell'ultimo trienno, con i blancos che ne hanno vinto uno solo dopo quello disputatosi in finale a Lisbona nel 2014 (l'anno scorso nei quarti europei, gara di ritorno decisa dal Chicharito Hernandez). All'andata finì 1-1, con reti di Benzema e Vietto, in un Vicente Calderòn infuocato come da tradizione. Da allora molte cose sono cambiate in casa Real, in primis l'allenatore, con il cambio della guardia in panchina tra Benitez e Zidane, ma non solo. I merengues hanno dovuto subire lo schiaffo dello 0-4 nel Clasico e lasciato scappare il Barça di Luis Enrique, in autunno apparentemente vulnerabile e oggi nuovamente corazzata a caccia del triplete. Resta invece l'emergenza infortuni, con Benzema e Marcelo in dubbio per domani pomeriggio (il francese ha lavorato ieri con il gruppo, il brasiliano accusa un affaticamento muscolare) e Pepe sicuramente out per problemi di fascite plantare. Zizou spera di riavere a disposizione un James Rodriguez di nuovo al top della condizione dopo essere uscito malconcio dalla trasferta di Roma. In caso contrario è pronto Jesè, mentre a centrocampo dovrebbe riprendere il suo posto Isco, elemento fondamentale per accendere e velocizzare la manovra blanca, insieme a Kroos e Modric, attesi a una grande partita dopo aver ricaricato le batterie durante la settimana di riposo. In difesa rientrerà Varane dalla squalifica, con Carvajal che dovrebbe spostarsi a sinistra in caso di forfait di Marcelo e Danilo riproposto sulla fascia opposta. Mercoledì prossimo il Real sarà impegnato a Valencia contro il Levante nel turno infrasettimanale di campionato, prima di ospitare al Bernabeu i galiziani del Celta Vigo.

El Cholo Simeone non vivrà una vigilia molto più serena. Il suo Atletico è stato bloccato da Villarreal e PSV, che ne hanno evidenziato la sterilità offensiva, oltre che una certa prevedibilità nell'imbastire trame d'attacco. Proprio ad Eindhoven, pur giocando a lungo in superiorità numerica, i colchoneros hanno mostrato tutte le difficoltà del momento, costretti a uno zero a zero che rischia di rivelarsi un trappolone per la gara di ritorno. Ma per i biancorossi il derby tornerà a offrire canoni tattici più consoni, con il Real a gestire il pallone e a prestare inevitabilmente il fianco alle scorribande avversarie. Ecco perchè potrebbe esserci ancora Luciano Vietto vicino ad Antoine Griezmann, a meno che Simeone non preferisca coprirsi ulteriormente inserendo dall'inizio uno tra Oliver Torres e Correa. A centrocampo difficile immaginare il rientro di Augusto Fernandez in una gara così importante, anche se il mediano argentino servirebbe parecchio a un Atleti che non riesce a cambiare passo con il duo Gabi-Saùl, mentre è da escludere una maglia da titolare per Kranevitter. Koke sarà invece certamente nell'undici di partenza, anche se andrà verificata la sua posizione in campo, che potrebbe cambiare a seconda della seconda punta che giocherà a fianco a Griezmann. In difesa Savic ha nelle ultime partite preso il posto di Josema Gimenez vicino a Godìn, con i laterali Juanfran e Filipe Luis inamovibili per il tecnico ex River Plate.

Al di là del risultato del Barcellona, impegnato domenica sera al Camp Nou contro il Siviglia, un pareggio nel derby potrebbe non servire a nessuna delle due contendenti, che hanno invece bisogno di una vittoria non solo per continuare l'inseguimento ai blaugrana, ma anche per non ritrovarsi il giorno dopo in un clima di delusione e sconforto che aggiungerebbe negatività a due ambienti già sotto pressione. Al via un altro derby dunque, il secondo e ultimo stagionale, a meno che non ci si debba reincontrare ancora in Champions League, dove in palio non ci sarebbe più solo il secondo posto provvisorio in campionato.