Prosegue la striscia vincente del Barcellona che a Las Palmas soffre più delle attese, ma alla fine porta a casa un risultato dal peso specifico altissimo. E' un 2-1 bugiardo quello che viene fuori da un Gran Canaria comunque fiero dei suoi ragazzi, al quale non è possibile rimproverare nulla: intensità, sacrificio, spirito e determinazione hanno messo in grave difficoltà un Barcellona disattento in difesa e fin troppo sbilenco in avanti. Nonostante gli errori della seconda parte, i blaugrana hanno risolto il match grazie a due azioni di altissimo livello, concluse da Suarez, al 25^ gol in Liga, e da Neymar che ha fissato il tabellino sul 2-1 finale dopo che i canari avevano trovato la via del pari con William José. Ora la palla passa ad Atletico e Real Madrid, entrambe costrette al successo per non vedere i culé scappar via in modo definitivo.
Il Las Palmas di Quique Setien, nonostante le ultime non incoraggianti prestazioni, affronta a viso aperto la squadra campione d'Europa e di Spagna. Setien adotta un 4-2-3-1 dalle marcate caratteristiche offensive, con il tris formato da Viera, Tana ed El Zhar alle spalle dell'unica punta William José.
Luis Enrique adotta un turnover moderato in vista dell'incontro di martedì a Emirates Stadium con l'Arsenal. Il tecnico catalano non rinuncia al tridente delle meraviglie ormai inamovibile con Suarez nel mezzo, Messi a destra e Neymar a sinistra. Nel centrocampo a tre dei blaugrana invece, mancano Busquest e Rakitic rimpiazzati da Sergi Roberto e Arda Turan che insieme a capitan Iniesta completa il reparto. Sulla terza linea, l'unica modifica riguarda l'inserimento di Mathieu al centro della difesa.
L'avvio coraggioso e volitivo dei padroni di casa sorprende sin dalle prime battute un Barcellona a basso regime che soffre nei primissimi minuti le iniziative dei canari, pericolosi con le conclusioni dalla lunga distanza di Viera e Mesa. Al Barça però, bastano tre tocchi per arrivare in porta, e al minuto 5, dal nulla, il Las Palmas si trova già in svantaggio: è il solito Iniesta ad ispirare l'azione d'attacco di Jordi Alba che dopo aver ricevuto l'imbucata in profondità di Don Andres, vede e serve alla perfezione Luis Suarez che a tu per tu con Varas non sbaglia siglando il 41^ gol della sua fenomenale stagione.
Il vantaggio improvviso degli ospiti non scoraggia affatto un Las Palmas aggressivo e propositivo che telecomandato dalla mano di Quique Setien, riesce a riequilibrare il match nel giro di appena cinque minuti. E' il 10' quando un Barcellona disattento sotto il profilo difensivo, resta fermo a guardare la giocata di tacco esibita da un super Jonathan Viera che manda in porta Willian José, freddo davanti a Bravo per l'inaspettato pareggio canario.
Il pareggio di José accende anche gli animi ad un match bello e piacevole che nel primo tempo prosegue sul binario dell'equilibrio soprattutto per merito dei canarini. La squadra di Setien infatti, mette spesso in apprensione la terza linea culé, disattenta e fuori posizione in più circostanze durante i primi 45' di gioco. Dall'altra parte però, il Barça va a testa bassa alla ricerca del vantaggio, solo sfiorato al 26' con la zuccata di Suarez che stavolta accarezza il palo prima di finire la sua corsa sul fondo. Al tramonto del tempo però, nel momento migliore del Las Palmas, il Barcellona rimette la freccia, sfruttando ancora una volta il fattore Suarez: Stavolta il pistolero ispira l'azione ubriacando di finte due avversari prima di servire Messi fermato da un prodigioso Varas, che però non può nulla su Neymar che torna al gol, il 23^ in stagione.
In avvio di ripresa il Barcellona sembra controllare in modo più efficicace le sortite del Las Palmas, soprattutto grazie all'ingresso in campo di Rakitic per un Arda Turan fuori partita. I blaugrana sono subito pericolosi, ancora con Luis Suarez che però non riesce a ribadire in rete il suggerimento delizioso di Dani Alves, esaltando i riflessi di Varas.
Con lo scorrere dei minuti il Barcellona legittima il vantaggio creando una lunga serie di occasioni da gol non sfruttate in parte per demeriti propri, in parte per merito di Varas e della difesa canaria.
Nonostante ciò, il Las Palmas brillante e pericoloso del primo tempo si vede solo a tratti, garantendo al Barça una circolazione più fluida e ipnotica, maggiori spazi in mezzo al campo e una minor pressione sui portatori di palla. Nel finale di match, con il Barça avanti solo di uno, i canari tornano a bussare in modo prepotente dalle parti di Bravo soprattutto con l'intraprendenza di Tana e la freschezza di Araujo, che però trova l'estremo difensore cileno attento al punto giusto per sventare il pericolo.
Alla fine non c'è più tempo e nonostante il forcing finale, al Las Palmas non resta altro che prendersi gli applausi scroscianti del pubblico del Gran Canaria. Per il Barcellona è una vittoria pesante, forse non del tutto meritata, che però ribadisce una volta di più che a comandare la Liga è la freddezza della MSN, ancora una volta decisiva sopra tutto e tutti.