La qualificazione alle semifinali di Copa del Rey aveva in parte tranquillizzato l'ambiente intorno al Valencia di Gary Neville, allenatore novizio subentrato in autunno dopo le dimissioni di Nuno Espirito Santo. Ora potrebbe però essere stata la stessa Copa spagnola a mettere la parola fine al connubio tra il tecnico inglese e la società guidata dal magnate di Singapore Peter Lim. Il 7-0 subito ieri al Camp Nou contro il Barcellona di Messi e Suarez (quattro gol del Pistolero e uno della Pulce) ha reso fortemente a rischio la posizione di Neville, a un passo dall'esonero già nella nottata in Catalogna, e ora costretto a giocarsi le sue ultime carte al Benito Villamarin di Siviglia, curiosamente nella stessa città in cui si disputò l'ultima di Nuno da entrenador del Valencia.
I pipistrelli sono andati incontro a una sconfitta storica, umiliante nelle proporzioni (erano ventidue anni che non si verificava un 7-0), che ha fatto da cassa di risonanza delle difficoltà accusate in Liga, dove il Valencia è in caduta libera (nessuna vittoria nelle ultime nove partite e zona retrocessione distante una manciata di punti). Unico alibi della disfatta del Camp Nou è stata l'espulsione di Mustafi, forse il difensore più affidabile del gruppo, che ha lasciato in dieci una squadra finita in balia delle onde e travolta dalla mareggiata blaugrana, con i padroni di casa che avevano ancora nella mente la beffa del Mestalla in campionato, quando Santi Mina li costrinse al pareggio nel finale di gara. Secondo quanto riportato oggi da Marca, l'allievo di Sir Alex Ferguson sarebbe ora finito ufficialmente sulla graticola, e la società vorrebbe vedere una reazione veemente a Siviglia contro il Betis. Altrimenti sarà addio, dopo neanche tre mesi di lavoro. Neville è apparso provato nel dopopartita di Barcellona, ma ha anche affermato di non avere alcuna intenzione di dimettersi. Dopo aver eluso per ben tre volte la domanda dei cronisti circa un suo possibile esonero ("Prossima domanda?" la controreplica dell'inglese), il giovane tecnico ha analizzato l'andamento della gara: "Stasera bisogna essere molto critici per il gioco e il rendimento della squadra, non abbiamo creato niente e regalato il pallone in zone pericolose del campo. Oggi abbiamo fatto un passo indietro importante, anche se il tridente del Barça è il migliore del mondo".
"E' un risultato doloroso - ha proseguito Neville - durante la partita mi sono sentito completamente indifeso contro un avversario fantastico. Questo risultato è inaccettabile. Sono d'accordo, è stato una notte di sofferenza, la più triste, mi dispiace moltissimo per i tifosi del Valencia. Ora l'obiettivo è ritrovare la squadra ed essere pronti per la gara contro il Betis". Sulla tattica adottata per provare a fermare i catalani, l'allenatore si è difeso così: "Alcuni li pressano alti, altri fanno il contrario. Noi avevamo lo stesso piano partita adottato contro il Real Madrid in campionato, è l'esecuzione che è stata diversa". Non sarà tuttavia facile vincere al Benito Villamarin di Siviglia, con i betici ancora in difficoltà dopo l'esonero di Pepe Mel e la conferma di Merino come tecnico ad interim. Due squadre che avevano obiettivi ben diversi tra loro si trovano adesso invischiate nella lotta per non retrocedere, scenario impensabile per il Valencia a inizio stagione, quando dalle parti del Mestalla si era festeggiato il ritorno alla fase a gironi di Champions League, dopo aver battuto nell'ultimo turno preliminare i francesi del Monaco.