Finisce il parità, 0-0 il match del Vicente Calderon tra Atletico Madrid e Siviglia. E' mancato solo il gol nel pomeriggio madrileno che ha visto l'Atletico di Simeone frenare al cospetto di un Siviglia venuto sulle rive del Manzanarre con l'obiettivo di fare questo tipo di risultato. Match non bellissimo nella prima frazione di gioco che ha visto i colchoneros pericolosi solo in un paio di circostanze con Saul e Gabi. Molto più accesa la ripresa, piena di occasioni e colpi di scena. Il tutto, scandito dal rumoroso pubblico di casa, con il Calderon vera e propria bolgia nel finale, quando in superiorità numerica l'Atletico ha tentato in tutti i modi la via del gol, senza però riuscirvi in nessuna circostanza.
Con questo pari, l'Atletico aggancia in vetta il Barcellona, che però ha sempre un match da recuperare. Per il Siviglia è un punto pesante che avvicina i ragazzi di Emery alla zona Europa League.
Simeone sceglie ancora il 4-4-2 per il suo Atletico Madrid privo del lungodegente Tiago e di José Jimenez. Al posto del giovane difensore, viene concessa una chance importante per l'ex Fiorentina Savic, sin qui poco impiegato dal Cholo. A centrocampo, Augusto Fernandez vince il ballottaggio con Thomas, mentre Saul scalza dalla corsia di destra Carrasco e Oliver. In attacco, con l'intoccabile Griezmann c'è Vietto. Ancora panchina per Jackson Martinez, tribuna per Fernando Torres.
4-2-3-1 più spregiudicato per Unai Emery che sorprende un po' tutti lasciando in panchina il bomber della squadra, Kevin Gameiro. Al posto del francese c'è Fernando Llorente come unico riferimento offensivo. Alle spalle dell'ex Juve, Vitolo, Banega ed Escudero, con il duo muscolare N'Zonzi e Krychowiach a centrocampo. Tutto confermato in difesa: presenti sia Rami, che Coke.
In un Vicente Calderon come sempre pieno e rumoroso, regna l'equilibrio in avvio di gara. L'Atletico prova ad imporre il suo gioco fatto di aggressività e verticalizzazioni, ma il Siviglia non si fa sorprendere, limitando al minimo il raggio d'azione dei Colchoneros. Il primo pericolo arriva al 15', al termine di una bella azione in velocità tra Augusto Fernandez e Saul che una volta in area lascia partire il sinistro che centra solo l'esterno della rete.
La risposta del Siviglia arriva alla mezz'ora con Banega che complice una deviazione, costringe Oblak a rifugiarsi in corner. E' l'unico squillo di un primo tempo fatto soprattutto di contenimento per gli ospiti, che in fase di non possesso si comportano bene, occupando il campo nel miglior modo possibile.
Nel finale di tempo l'Atletico prova ad alzare i giri del motore, ma l'unico pericolo corso da Sergio Rico arriva con Gabi che dalla distanza non trova la giusta precisione.
All'intervallo, un insoddisfatto Simeone decide di cambiare qualcosa e osare di più. Il Cholo decide per l'ingresso di Carrasco al posto di Augusto, con conseguente spostamento di Saul in posizione centrale. I frutti del cambio non si fanno attendere, a al 49' l'Atletico è già pericoloso proprio con l'azione personale di Ferreira Carrasco che però non riesce nel passaggio vincente verso Vietto.
E' un Atletico Madrid completamente diverso e lo si capisce in modo ancor più evidente tre minuti più tardi quando su invito delizioso di Koke, Griezmann esegue un gesto atletico incredibile, centrando in pieno il palo alla destra di un immobile Sergio Rico.
Il match però cambia completamente volto al minuto 60 quando Vietto costringe al fallo tattico Vitolo, che già ammonito non frena il proprio istinto incorrendo nell'inevitabile secondo giallo che scatena le proteste della panchina sevillista. Alla fine, dopo vari minuti di diatriba, Villanueva è costretto ad allontanare dal campo anche un inferocito Unai Emery, non d'accordo con la decisone arbitrale, per utilizzare un eufemismo.
Dal momento dell'espulsione di Vitolo, l'Atletico alza il baricentro producendo il massimo sforzo per andare alla ricerca dei tre punti. Simeone si gioca il tutto per tutto inserendo anche Jackson Martinez e Correa, ma il Siviglia, nonostante l'uomo in meno ne si scompone, ne si impaurisce degli avversari che di conseguenza continuano a non trovare spazio nelle zone nevralgiche del campo.
Nel finale, Carrasco e Gabi provano a dare la scossa, ma la manovra dell'Atletico resta sempre farraginosa e piena di insidie tracciate dall'attentissima terza linea sevillista. Alla fine nemmeno il 4-2-4 varato dal Cholo nei minuti di recupero è sufficiente per abbattere il muro del Siviglia che regge fino al 95', costringendo al pari l'Atletico del Cholo Simeone.