Dopo aver già acceso il tifo merengue (erano in cinquemila a vedere il primo allenamento del nuovo corso stamattina sul campo Alfredo Di Stefano a Valdebebas), Zinedine Zidane ha esposto le sue idee di calcio nella successiva presentazione ufficiale come allenatore del Real Madrid, avvenuta intorno alle 14.30 nella sala stampa del Santiago Bernabeu. "Un allenatore non è mai preparato - l'esordio di Zizou - men che meno un allenatore che non ha mai allenato, ma sono motivato e molto felice, convinto che sarà una grande esperienza. Il calcio è sempre stato importante per me, so che qui si vuole vedere un futbol offensivo e io mi adeguerò a questa prospettiva. L'importante è praticare un calcio offensivo ma anche equilibrato. Lavoreremo per fare il meglio possibile sul campo. Deve essere questo il messaggio. Ho visto una squadra viva e concentrata sul lavoro da fare, mi sono sembrati tutti contenti".
Su Isco e James Rodriguez, pomi della discordia nella precedente gestione tecnica, Zidane ha poi risposto così: "Tutta la rosa sarà importante, James e Isco sono due giocatori formidabili e saranno importanti come tutti gli altri". Rifiutato invece ogni paragone con Pep Guardiola: "Non si può paragonarmi a Guardiola, io proverò semplicemente a fare il meglio possibile. Guardiola è un allenatore eccezionale ma non mi paragono a lui. Non l'ho mai fatto quando ero giocatore e di certo non comincerò ora da allenatore". Chiaro il messaggio allo spogliatoio: "Per me la gestione dei giocatori ora sarà diversa da quella precedente (rispetto a quella dei ragazzi del Castilla, ndr), perchè qui ci sono tutti giocatori esperti e navigati, ma il messaggio sarà lo stesso che ho dato ai ragazzi del Castilla: l'importante è allenarsi con intensità ogni giorno per poi ripetersi in partita. Cercherò di stare vicino ad ognuno di loro ed avere un buon rapporto con tutti. Ora sono il responsabile della squadra e l'unica cosa che mi interessa è che tutto vada per il meglio, so che è molto importante conoscere lo spogliatoio, ma il mio messaggio ai giocatori è di lavorare duro. Sarà una sfida nuova e difficile per me, però ho grandi motivazioni e voglia di vincere".
Per quanto riguarda il trio attacco formato da Gareth Bale, Karim Benzema e Cristiano Ronaldo (la famosa BBC, per intenderci), il francese non ha dubbi: "Ovviamente la nostra idea sarà quella di giocare sempre con loro tre davanti. Bale? Gli darò tutto l'appoggio che gli servirà per proseguire giocando bene così come ha fatto sinora, anche se capisco che possa essere infastidito per l'addio di Benitez". Quale il principale obiettivo della stagione in corso? "In questo club vincere è fondamentale e ogni competizione conta tantissimo. Certamente vincere la Champions League è un nostro obiettivo, lo sarà sempre". Zidane si sofferma poi sui suoi modelli come allenatore: "Ho conosciuto Mourinho, Ancelotti e altri allenatori nella mia vita da calciatore. Da ognuno di loro ho imparato qualcosa, sono tutti tecnici di grande esperienza, ma ora sarò allenatore a modo mio, non si può cercare di essere uguali ad altre persone. Benitez? Il suo è stato è un ottimo lavoro, gli auguro il meglio. Ora devo infondere forza ai giocatori, hanno già fatto buone cose, voglio rispettare quanto fatto in precedenza e trasmettere allo spogliatoio la filosofia di questo club e la mia idea di giocare all'attacco, in velocità e con il possesso palla. Voglio dare un tocco personale e offensivo a questo Real e fare in modo che i ragazzi si divertano sul campo. In Liga non siamo messi male, mancano sei mesi e tante partite importanti, abbiamo tutte le possibilità per recuperare. Modric e Kovacic? Sono due giocatori importanti, ma è presto per fare valutazioni. Ancelotti? Ho avuto la fortuna di averlo sia da giocatore che da vice, è un grande lavoratore. Ha portato la Decima al Real Madrid, mi ha sempre detto che l'importante è vincere e far sentire i giocatori a loro agio".