Dal campo alla panchina: Zinedine Zidane è il nuovo allenatore del Real Madrid e succede a Rafa Benitez sulla panchina, scottante a dir poco, delle merengues. Uomo di fiducia del presidente, che ha già avuto a che fare con lo spogliatoio della casa blanca quando era il vice di Carlo Ancelotti, con il quale trionfò in Champions League. Inevitabile che la scelta della società sia andata nella direzione del francese campione del mondo con i galletti, in quanto punto di riferimento e 'amico' di alcuni dei pretoriani del gruppo (Ronaldo e Ramos in testa a tutti).
Inevitabile, inoltre, l'emozione al momento della presentazione. Brucia le tappe Zidane, così come l'ha fatto da calciatore anche in panchina: dalla primavera alla prima squadra, in un momento storico non propriamente esaltante per le sorti di uno dei club più titolati al mondo. Compito non semplice, soprattutto per un esordiente: tuttavia, la personalità e la sfacciataggine non sono mai mancate al quarantatreenne di Marsiglia.
"Abbiamo il miglior club e la miglior tifoseria del mondo. Cercherò di fare il meglio possibile e vincere alla fine dell’anno. Tutto andrà bene. Inizieremo a lavorare già da domani. È un giorno importante per me. Sono molto contento per questa opportunità. Sono consapevole che questa squadra deve vincere e per questo metterò il mio cuore e la mia anima nel lavoro che farò. Sono molto emozionato, forse ancora di più di quando firmai per il Real da giocatore".