Spettacolo e intensità, occasioni e gol. Valencia e Real Madrid non deludono affatto le aspettative e regalano uno spettacolare 2-2 nel quale non è mancato davvero nulla, nemmeno il ringraziamento dei tifosi di casa a Rafa Benitez con uno striscione dedicato. Due volte in vantaggio il Real con Benzema e Bale, due volte raggiunto da Parejo, su rigore, e Alcacer. Proprio i tiri dagli undici metri in qualche modo decidono, visto che al Real ne mancano almeno un paio, piuttosto netti. Le Merengues han giocato anche la seconda metà di ripresa in 10 per l'espulsione comminata a Kovacic: la scelta a sorpresa di Benitez ancora una volta paga bassi dividendi.
Per il suo ritorno al Mestalla, il grandissimo ex di giornata sceglie un 4-3-3 con esclusi eccellenti James e Isco, dentro Kroos e Kovacic insieme a Modric. Davanti la BBC, dietro spazio per Pepe e Ramos, senza Varane. Neville sceglie invece uno schieramento più conservativo con Cancelo sulla linea degli attaccanti con Alcacer e De Paul, con Danilo in mediana insieme a Parejo e André Gomes. Dietro Aderlan Santos affianca Abdennour.
Il Mestalla è caldissimo, l'intensità è altissima sin dalle prime battute, nelle quali il Valencia prova a farsi vedere in un paio di occasioni, soprattutto con Alcacer che si trova neutralizzato da un'ottima uscita di Navas, che prende sì la palla ma colpisce anche l'attaccante, che chiede un rigore. Non sarà l'unico episodio della gara. C'è anche Parejo, che di testa da corner non allarma eccessivamente il portiere costaricense. Col passare dei minuti comincia a rendersi propositivo anche il Real Madrid, che passa al 17' con un'azione corale da playstation, una sorta di "quadrato" iniziato da Benzema: tocco per Bale alla sua destra che di tacco la da in verticale a Ronaldo; spalle alla porta al limite dell'area il portoghese serve no-look sulla corsa ancora il francese che conclude nell'angolino basso alle spalle di Jaume, incolpevole.
Il vantaggio del Real contribuisce ad aumentare l'intensità e il nervosismo, ma anche una buona reazione del Valencia, che torna a farsi vedere nella metà campo avversaria e crea un altro paio di ottime palle-gol, la prima con Joao Cancelo alla mezz'ora (di testa sull'esterno della rete) e poi con André Gomes, chiuso da Pepe in recupero. Il portoghese, obiettivo di mercato del Napoli, vince però il duello che si ripropone al 45': ancora scatto in profondità, stavolta eludendo il connazionale che in scivolata lo mette giù, si prende il giallo e costringe l'arbitro a fischiare il rigore, che Dani Parejo realizza spiazzando Keylor Navas e facendo 1-1 all'intervallo, con il Real che torna negli spogliatoi con qualche recriminazione per un primo rigore negato.
Nella ripresa comincia bene, benissimo il Real Madrid, di fisso nella metà campo avversaria alla ricerca del gol. Il duo Benzema-Marcelo crea un paio di buone occasioni ma nessuno concretizza. Sale anche il nervosismo, ancora un ottimo Benzema chiede un calcio di rigore che ci poteva stare per un fallo di Barragan, che di lì a poco verrà ammonito. Il francese invece lascia il campo al 67' a Lucas Vazquez, che subito prova un taglio interessante e per poco non arriva sull'assist di Ronaldo in mezzo all'area.
Il 68' può diventare il punto di svolta della gara, perchè prima ancora CR7 lanciato a rete viene abbattuto da Abdennour in recupero e Jaume in uscita, un rigore più netto del precedente ancora non accordato, ma sul prosieguo dell'azione a centrocampo Kovacic entra duro, durissimo su Cancelo: stavolta nessuna esitazione per Sanchez Santos che estrae il rosso diretto all'indirizzo dell'ex Inter. A suonare la scossa ci prova il connazionale Modric a 15 dal termine, un bel destro secco da fuori che però è rasoterra e non troppo angolato, facile per Jaume.
Neville prende fiducia, così come tutto il Valencia: inserisce un attaccante come Rodrigo togliendo Orban, un terzino, e scalando Cancelo, ma viene gelato all'82'. Vazquez si guadagna un fallo dalla destra, Kroos pennella col destro in mezzo e trova lo stacco deciso sul primo palo di Bale che riesce a girarla sul secondo: un bacio al palo e palla in rete. Non passano nemmeno due minuti però e il Valencia riesce ancora a rimanere dentro la partita trovando ancora il 2-2: stavolta è De Paul a trovare il pallone buono da sinistra rientrando sul destro, Rodrigo si ripresenta (rientrante dall'infortunio) con la sponda di testa per Alcacer, che sempre di testa a tu-per-tu con Navas la piazza all'angolino opposto.
Con l'uomo in più e il risultato in parità, i padroni di casa inseriscono Negredo e giocano con tre punte, ma cercano di coprirsi con Javi Fuego a equilibrare in mezzo al campo. Non succede nulla fino agli ultimi 30 secondi, dove arrivano almeno quattro nitide palle gol: Ronaldo da pochi passi manca il tap-in, riparte il Valencia e proprio Negredo di fronte a Keylor Navas si fa ipnotizzare. Andrè Gomes non trova la porta dalla distanza sulla ribattuta, così il costaricense rilancia subito verso lo sprint di Bale che al limite col sinistro spara in curva. Arriva così il triplice fischio che sancisce un pareggio che sa di rimpianto per entrambe le squadre e non serve a nessuno, ma di certo sta meglio a Neville e al suo Valencia. Benitez trema, più del solito. Che la sua vecchia casa possa essergli fatale?