Emozioni e spettacolo al Nuevo Estadio Los Carmenes tra il Granada in cerca di punti salvezza ed il Siviglia di Unai Emery, che vuole dare seguito ai risultati positivi delle ultime giornate e continuare la rincorsa alla zona Europa.
Emery sorprende tutti con un 4-4-2 molto compatto che prevede Gameiro girare attorno a Llorente davanti, mentre si accomoda in panchina Immobile dopo il gol della scorsa giornata. Rami e Kolodziekczak centrali davanti a Rico, mentre Reyes e Vitolo sono i due esterni di centrocampo. Risponde Sandoval con una difesa a cinque dove i due terzini, Foulquier e Mendez accompagnano l'azione in fase offensiva oltre a dare manforte ai tre centrali. La velocità di Penaranda ed il fisico di Success di punta, supportati da Rochina, Perez e Khrin a centrocampo.
Partita che, come da copione, viene impostata dagli ospiti, anche se la manovra degli andalusi è sterile e macchinosa. La folta linea difensiva eretta da Sandoval permette ai padroni di casa di proteggere come un fortino l'area di rigore e provare ad imbastire trame in ripartenza sfruttando la velocità e l'atletismo del duo Penaranda-Success. Il Siviglia si affida alle scorribande di Reyes e Vitolo, anche se Gameiro e Llorente difficilmente riescono ad avere palloni giocabili nei dintorni dell'area di rigore. Sono due errori, in fase di impostazione, a costare carissimo alla squadra ospite: il primo è di Rami, che concede la ripartenza ed il sinistro dal limite a Rochina, provocando la respinta corta di Rico ed il tap-in di Success. Il secondo gol, dopo una fase di stallo del match dove il Granada si è difeso con ordine ed equilibrio, ancora in transizione offensiva: stavolta è Adalberto Penaranda, venezuelano classe 1997 in prestito dall'Udinese, a partire palla al piede dalla lunga distanza e a trafiggere, di destro sul primo palo, il colpevole Rico in uscita. Il guizzo di Llorente, che di testa spizza per Gameiro in area di rigore, è quello decisivo per riaprire il match ad un soffio dall'intervallo: appostato sul secondo palo, sulla deviazione di Fernandez, c'è Vitolo che accorcia le distanze.
Cristoforo e Banega in campo alla ripresa delle ostilità al posto di Iborra e di uno spento Llorente, con Emery che cambia anche modulo tornando al più classico 4-2-3-1. L'ingresso del mediano dell'albiceleste da subito vitalità agli andalusi, che con Reyes, da ottima posizione, vanno vicini al pareggio dopo cinque giri di lancette: bravissimo, nell'occasione, Fernandez di puro istinto a respingere con i piedi. Il Siviglia si espone, forse troppo, andando a caccia del pareggio: Success va via in contropiede, Rami lo aggancia alle spalle, rischiando l'espulsione; per Mallenco è solo giallo. Non cambia il ritmo della gara, con gli ospiti sempre propositivi: è Banega, a mezz'ora dal termine ad impegnare il portiere di casa, attento anche in questo caso nel deviare in angolo. L'argentino, che cambia volto e ritmo al match ed alle offensive ospiti, va vicino al pareggio anche sull'assist di Reyes qualche minuto più tardi, ma non trova lo specchio da posizione defilata. A venti dal termine gli ultimi cambi: Konoplyanka è l'ultimo per Emery, Uche prende il posto di un positivo ma esausto Khrin. La pressione della squadra ospite non diminuisce e Rami, sugli sviluppi di un corner, sfiora ancora il palo ed il pareggio. Pochi minuti più tardi l'occasione per il Granada per ipotecare il successo: Success serve il taglio di Penaranda, Rico esce con i piedi trovando il corpo dell'attaccante, ma il rimpallo non trova la porta. Lo stesso attaccante di casa scappa in contropiede ma calcia alto da ottima posizione. Mallenco si egre a protagonista della gara a pochi minuti dal termine, quando espelle Rami per doppia ammonizione, inesistente la seconda dopo un disimpegno del transalpino. Gli sforzi, nel finale, degli ospiti sono vani: l'ucraino ex Dnipro prova con la zingarata sull'out sinistro, ma il suo cross termina alto sopra la traversa.
Siviglia che perde dopo più di un mese ed otto risultati utili di fila, mentre il Granada dei Pozzo ritrova il successo davanti al pubblico amico dopo due sconfitte consecutive, salendo a quota 17, a più due dal Gijon terz'ultimo. Vittoria storica, che mancava da quarantatre anni, tra le mura amiche, per i bincorossi. Per gli andalusi ancora nono posto, con le distanze che potrebbero aumentare dai baschi del Bilbao, impegnati in casa contro il Las Palmas.