Florentino Perez ha intenzione di concedere almeno un'altra chance al suo allenatore Rafa Benitez. E' per questo motivo che l'attuale tecnico del Real Madrid sarà in panchina anche mercoledì alla ripresa del campionato contro la Real Sociedad al Bernabeu. Eppure il presidentissimo non può più ignorare i segnali che vengono dallo spogliatoio, dalla tifoseria e dalla giunta direttiva. Ogni componente dell'ambiente merengue ritiene che l'era Benitez sia già giunta al capolinea, con l'allenatore emarginato dal suo gruppo e ora aggrappato disperatamente alla sua ultima ancora di salvezza, il sostegno del patròn della Casa Blanca.

Sia chiaro, Florentino sta proseguendo con Rafa perchè non ha (ancora) intenzione di sconfessare una sua scelta, discussa e discutibile, presa in estate e difesa in due conferenze stampa ravvicinate agli inizi di dicembre. Anche Perez sembra aver ormai compreso che i margini per un recupero del rapporto tra tecnico, giocatori e aficiòn siano ridotti al minimo, ma attende prima di fare una mossa che sarebbe definitiva. Attende più probabilmente un nuovo, sonoro rovescio, piuttosto che una risalita improvvisa cui a Valdebebas crede probabilmente solo l'ex allenatore di Liverpool e Chelsea. Ecco perchè il presidente ha cominciato a guardarsi attorno, non solo per quanto riguarda i possibili sostituti di Benitez (oggi Marca riporta che Zidane avrebbe già pronto un suo staff di fiducia per insediarsi alla guida del Real), ma anche per capire tempi e modi delle sue azioni, ora più che mai necessariamente ispirate alla ricerca di un consenso inesorabilmente andato perduto negli ultimi mesi. Dopo aver sentito tutti i membri della giunta direttiva, Florentino avrebbe incontrato - sempre secondo quanto rivelato oggi da Marca - il capitano Sergio Ramos, per comprendere se il distacco tra allenatore e giocatori sia davvero incolmabile. E la risposta non sarebbe stata positiva, con un vestuario che non ha mai trovato il giusto feeling con Benitez, forse anche perchè inizialmente ancora orfano della guida rimpianta di Carlo Ancelotti.

Rafa viene dunque descritto come accerchiato, prigioniero al Real in attesa di un'esecuzione in data ancora da stabilire. Il tecnico avrà comunque una buona occasione, mercoledì pomeriggio contro la Real Sociedad (avversario abbordabile) per prolungare la sua vita da allenatore del Madrid, anche se dovrà prima passare per le forche caudine del Santiago Bernabeu, che lo riempe di fischi a ogni annuncio di formazione e non smette di mostrare la propria disapprovazione per l'entrenador del Madrid. Per certi versi ai merengues converebbe in questo momento giocare in trasferta piuttosto che in casa, dove il clima è davvero infuocato, ma il calendario propone quattro turni su sei tra le mura amiche. Ed è questo uno degli ultimi appigli di Benitez, sfruttare un finale di girone d'andata non impossibile (eccezion fatta, forse, per la sfida del Mestalla contro il Valencia), per arrivare al giro di boa con ancora le redini della squadra in mano. Intanto in Spagna danno per certa l'avversione dello spogliatoio per un ritorno di Josè Mourinho, gradito invece al presidente, superato nelle preferenze da Zidane, uomo su cui sembra convergere anche il consenso della tifoseria. Alternative che non rispondano ai profili del portoghese e del francese al momento non sono prese in considerazione, anche perchè - come fatto notare dalla stampa spagnola - Jurgen Klopp, libero in estate, è ora a libro paga per il Liverpool. Un altro motivo di rimpianto per il Real, che comincia a prepararsi già dal mercato di gennaio alle avances del nuovo Bayern Monaco targato Ancelotti, che avrebbe tutte le intenzioni di portare in Baviera qualche suo pupillo, come Modric, Kroos e Varane.

In questo contesto si inserisce il tema mercato della Casa Blanca, sinora mai affrontato in maniera compiuta, anche perchè si attendono prima decisioni sul futuro dell'allenatore. Rimbalza però da Spagna e Inghilterra la suggestione relativa a uno sbarco di Eden Hazard al Bernabeu. Il belga è infatti in rotta con l'ambiente di Stamford Bridge e il suo acquisto potrebbe essere sbandierato da Florentino come elemento di rottura rispetto alle ultime sessioni di mercato. Chi invece potrebbe lasciare Madrid è il malagueno Isco, che ha sostanzialmente chiuso i rapporti con Benitez dal giorno dell'esclusione nel Clasico. Contro il Barça l'esterno della nazionale spagnola entrò a partita ormai decisa e si fece espellere mostrando tutta la sua frustrazione, sentitosi tradito da un tecnico che lo aveva più volte preferito a James Rodriguez. Di qui la rottura con l'intero club, che potrebbe anche prendere in considerazione l'ipotesi di lasciarlo partire, a condizione che arrivi per lui un'offerta importante, una di quelle che permetterebbe di dare nuovo impulso anche al mercato in entrata.