L’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone si impone di misura al Villamarin di Siviglia con un gol di Koke al 7’ del primo tempo. In virtù del risultato i colchoneros diventano la seconda forza del campionato sopravanzando di due lunghezze il Real Madrid, sconfitto 4-0 nel Clasico targato Barcellona, e mettendo nel mirino proprio i blaugrana distanti 4 punti. Il Betis Siviglia non trova la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta contro il Malaga e resta relegato a metà classifica complice un gara giocata a ritmi blandi, senza cattiveria specialmente nel primo tempo.
L’Atletico invece trova subito la giusta intensità imprimendo dal primo minuto il proprio ritmo alla gara. Tanto che, al 7’, i biancorossi di Simone trovano il vantaggio. È astuto Koke ad approfittare di un errore di Torres in fase di finalizzazione beffando Adan e portando i suoi sull’1-0. Ed è ancora Koke al 12’ a tentare un sinistro insidioso su passaggio di Carrasco, sinistro deviato senza creare eccessivi pericoli ai padroni di casa. L’Atletico domina il match in assoluto controllo e crea le azioni più pericolose con il Betis in affanno relegato nella propria metà campo. Ed infatti, a rendersi pericolosi, sono ancora una volta i colchoneros. Al 22’, Griezmann va vicinissimo al raddoppio con un sinistro su azione corale innescata da Felipe e proseguita da Torres: il pallone però si spegne sopra la traversa. Il Betis prova timidamente a portare la testa fuori dal guscio ma le idee sono poche e la difesa dell’Atletico concede pochissimo ai padroni di casa. Le emozioni scarseggiano fino al minuto 43’ quando il belga Carrasco, solo davanti ad Adan, sfiora il doppio vantaggio con un sinistro sul primo palo che esce di pochissimo.
Un primo tempo dominato dunque dagli uomini di Simeone che per due volte accarezzano il raddoppio salvo poi andare al riposo su un risicato 0-1 che male interpreta quanto visto in campo nei primi 45 minuti.
La ripresa si apre con il primo cambio per Perez che richiama Xavi Torres per Ceballos. Ma il copione non cambia. Il solito Koke al 48’ prova il filtrante per Torres ma il nino non ci arriva di un soffio. L’armata di Simeone comincia la dove aveva interrotto il suo primo tempo, in attacco. Intensità, forza, caparbietà. Il Betis appare stordito, senza punti di riferimento, in balia dell’avversario. Ma al 58’, i padroni di casa trovano la prima vera occasione del match. Su insistita azione corale, Ceballos scarica un sinistro da lontano sul quale Oblak è costretto alla parata spettacolare, distendendosi per sventare il pericolo. Gli uomini di Perez danno finalmente segnali di ripresa. Il tecnico è costretto ad un cambio tra i pali: Adan accusa un fastidio al piede destro, al suo posto Gimenez. I padroni di casa dunque crescono di intensità, alzano il baricentro e provano con più insistenza a cercare la porta biancorossa. Al 74’ però è l’Atletico a reclamare un penalty per fallo di Westmann su Griezmann atterrato in area. Il direttore di gara non è di questo avviso e lascia correre. Il Betis si fa allora vedere con Bruno al 79’ ma Oblak fa sua la sfera senza problemi. Minuto 82’. Digard si fa male ed è costretto a lasciare il campo ma i padroni di casa hanno finito i cambi e son costretti a giocare gli ultimi minuti in 10. È l’episodio che di fatto chiude i giochi. Tanto che al minuto 87’ ancora un’occasionissima per gli uomini di Simone. Contropiede dell’Atletico ma Griezmann, solo davanti a Gimenez, sbaglia tutto. Gli ospiti provano ad addormentare il match ma restano in tensione, i quattro minuti di recupero concessi però non bastano al Betis per trovare il pareggio.
Nonostante la netta superiorità e le molteplici occasioni prodotte l’Atletico non riesce a chiudere il match in anticipo, trovando una vittoria di misura che regala tre punti e il secondo posto in Liga ai danni del Real. Betis troppo remissivo e sfortunato nel subire l’infortunio di Digard che lo lascia in 10 nel momento di maggior reattività.