Il primo Clasico della stagione 2015-2016 non ha avuto storia, con il Barcellona di Luis Enrique che domina in lungo e in largo sul prato del Santiago Bernabeu di Madrid, infliggendo al Real di Benitez una lezione che sarà difficile dimenticare. Il risultato al 90' minuto dice 4-0 per i blaugrana, ma lo score per gli ospiti sarebbe potuto essere ancora più pesante se solo nel finale i catalani non si fossero concessi qualche leziosismo di troppo. Il trionfo del Barça porta la firma di Luis Suarez, autore di una doppietta, di un Neymar scatenato e di un Iniesta al livello dei suoi giorni migliori, con Messi entrato dalla panchina solo nella ripresa, quando il risultato era già acquisito. K.o. pesantissimo per los merengues, che ora si ritrovano a sei punti dai rivali in classifica e che escono tra i fischi di rabbia e delusione del proprio pubblico, furioso per un'umiliazione che renderà più traballante la panchina di Benitez.
Il tecnico del Madrid vara un Real molto offensivo, schierando un 4-4-2 a trazione anteriore. In difesa i recuperati Marcelo e Sergio Ramos si aggiungono a Varane e Danilo, mentre il peso del centrocampo è sostenuto da Kroos e Modric, con Ronaldo esterno sinistro e James Rodriguez sulla fascia opposta. In attacco si rivede Benzema, supportato da Bale. Luis Enrique preferisce invece non rischiare Messi, sostituendolo con Sergi Roberto, che fluttua tra centrocampo e attacco, dove Neymar e Suarez sono confermatissimi. Il Real prova a mettere pressione ai catalani, ma lo schieramento merengue mostra tutte le sue falle già dopo pochi minuti, quando è Suarez ad andare vicino al gol del vantaggio. Non passa però molto per vedere l'uruguagio trafiggere Keylor Navas: Sergi Roberto si incunea dalla destra e prende d'infilata la retroguardia blanca, servendo un pallone delizioso al Pistolero, che insacca nell'angolino con uno splendido colpo d'esterno. La rete del Barcellona intimidisce ancor di più un Madrid che fatica a trovare le giuste distanze tra i reparti e che paga alcune serate non eccezionali dei suoi uomini chiave. Il più propositivo è senza dubbio James, che impegna Claudio Bravo in una parata bassa, mentre Ronaldo e Bale risultano non pervenuti, con Benzema imballato dopo oltre un mese di assenza. Luis Enrique perde Mascherano per infortunio muscolare, sostituendolo con Mathieu. I blaugrana non ne risentono e passano ancora sul finire del primo tempo. Suarez ruba palla da dietro a Modric, favorendo Iniesta che innesca Neymar verso la porta di Keylor Navas. Il brasiliano non calcia benissimo ma trova lo stesso il fondo della rete per il 2-0 degli ospiti.
Il pubblico del Bernabeu comincia ad agitare i classici fazzoletti bianchi in segno di contestazione, contribuendo così ad allungare il black-out della propria squadra, in cui Danilo e Varane vanno in totale confusione. Nel secondo dei due minuti di recupero concessi dall'arbitro, Neymar sfonda ancora sulla sinistra, Suarez colpisce a botta sicura, ma Marcelo si immola sulla linea evitando il terzo gol degli avversari. Dopo l'intervallo Benitez non cambia uomini, ma prova a passare al 4-2-3-1, con Bale stabilmente dietro la prima punta Benzema. I primi minuti del secondo tempo vedono los merengues scuotersi e provare una reazione di nervi, rintuzzata da Claudio Bravo, che si oppone ai tentativi di James e Benzema. Il Barcellona non ha problemi a palleggiare a centrocampo, accelerando quando vuole: è così che gli ospiti trovano il gol del 3-0 con Iniesta, che chiude un triangolo spettacolare per Neymar infilando un destro potente e preciso all'incrocio dei pali. Luis Enrique si permette il lusso di far entrare Messi per l'acciaccato Rakitic, mentre Benitez sostituisce James per Isco tra i fischi del Bernabeu. I blaugrana sprecano ancora in attacco, con Suarez che non tira da ottima posizione, permettendo a Sergio Ramos di salvarsi in extremis. Ronaldo non trova il gol su lancio di Bale, facendosi ipnotizzare da Bravo, mentre dall'altra parte il Pistolero non sbaglia una seconda volta, imbeccato solo davanti a Navas, facendolo sedere e poi saltandolo con un colpo sotto.
Il finale è un'agonia per il Real Madrid e il suo pubblico, costretti a vedere i rivali provare e sprecare il gol della manita (due volte con Munir) mentre è ancora Claudio Bravo ad esaltarsi sui colpi di testa di Ronaldo e Benzema. Il palleggio del Barcellona innervosisce i già infastiditi giocatori della Casa Blanca, che prima rischiano l'espulsione per un fallaccio di Carvajal nel frattempo subentrato a Marcelo, e poi la trovano con Isco, che falcia Neymar. Si chiude così in maniera ingloriosa per Benitez e i suoi una gara attesissima da tutto il mondo calcistico, con i blaugrana a fare festa sul campo di un Real sconfitto e umiliato tra i fischi dei suoi tifosi.