SCHALKE 04 - HERTHA 2-1 (27' Howedes, 73' Kalou, 90+2' Meyer)
No Huntelaar, no party? Tutt'altro. Alla Veltins Arena lo Schalke batte l'Hertha Berlino e si conferma una solida realtà di questa Bundesliga, in piena corsa per la Champions e a un punto dal Borussia Dortmund. La squadra di Breitenreiter domina in lungo e in largo, ma è decisamente imprecisa, sprecando troppo nel corso della gara. A semplificare le cose ci pensa Vedad Ibisevic, che gioca però per l'Hertha: al 18' commette un fallo criminale e viene giustamente espulso. Senza un riferimento la squadra di Dardai finisce in piena apnea, i quattro avanti (Sanè, Meyer, Di Santo e Choupo-Moting) banchettano, ma a segnare il vantaggio al 27' è Howedes sugli sviluppi di un corner. A evitare guai peggiori ci pensa Jarstein (che tra l'altro a un certo punto pensa bene di farsi gol da solo ma si salva). L'incredibile accade a un quarto d'ora dalla fine, quando Kalou sul secondo palo viene abbandonato proprio dall'autore del gol e ha tutto il tempo di piazzare di testa l'1-1. Avrebbe anche la chance della vittoria l'Hertha, ma Fahrmann dice no. Risponde con un miracolo dall'altra parte anche Jarstein, ma lo Schalke alla fine passa lo stesso con Max Meyer, che solo in mezzo all'area appoggia in rete un cioccolatino di Sané.
AMBURGO - BAYER LEVERKUSEN 0-0
Una gara non bellissima, forse quella meno emozionante del pomeriggio, ma forse la più intensa. Il Bayer Leverkusen si prepara alla sfida di Champions dell'Olimpico contro la Roma con un pareggio sun un campo difficile come quello dell'Amburgo, una squadra che pare essersi ritrovata nell'ultimo anno dopo aver clamorosamente deluso nelle recenti stagioni. Regna sovrano l'equilibrio al Volksparkstadion, anche se le occasioni non mancano e sono ben suddivise. Nel primo tempo meglio sicuramente gli ospiti, che lasciano in panchina Calhanoglu e si affidano a un 4-4-2 con due punte. Sugli scudi un eccellente Julian Brandt, ispirato e autore di alcune ottime giocate. Dopo una fase molto nervosa di gara, si sveglia anche l'Amburgo, che chiama in causa anche Leno. Ma i due portieri non raccolgono palloni in fondo al sacco, finisce 0-0.
AUGSBURG - DARMSTADT 0-2 (7' Wagner, 29' Niemeyer)
Sembrava una sorpresa di agosto-settembre, si sta rivelando una squadra solida e in grado di stare nella massima categoria tedesca: il Darmstadt fa tutto nella prima mezz'ora ed espugna il campo dell'Augsburg, ex rivelazione. Quasi un passaggio di consegna, da una sorpresa all'altra. Gli ospiti sistemano tutto nel primo tempo: Sandro Wagner segna il suo terzo gol stagionale di testa sugli sviluppi di un corner, così come fa Niemeyer alla mezz'ora, che si procura il calcio d'angolo e poi sull'azione che ne sussegue ribadisce in rete una palla vagante. Sul piano del gioco molto meglio i padroni di casa, che creano molto di più (e hanno anche più del 70% di possesso palla), ma non riescono a sfondare il muro nonostante l'assedio e gli innumerevoli tentativi di Bobadilla. Anche la sfortuna contribuisce. L'Augsburg resta in fondo, il Darmstadt avanza.
WERDER BREMA - BAYERN MONACO 0-1 (23' Muller)
Domina in lungo e in largo sul piano del gioco e delle occasioni, si vede anche un rigore clamorosamente negato (fallaccio di Wiedwald in piena area su Lewandowski), sbaglia anche qualcosa di troppo, ma alla fine il Bayern Monaco, rimaneggiatissimo, riesce a strappare tre punti sul campo del Werder Brema. Guardiola si inventa una sorta di 4-5-1 tutto da interpretare come spesso gli capita, e i suoi cominciano anche molto meglio, tenendo il pallone tra i piedi per i primi 10 minuti. Il vantaggio lo firma il solito incredibile Thomas Muller, tutto solo sul secondo palo al 23'. Le occasioni per il raddoppio non mancano, alcune vengono anche sfruttate male, e anche i padroni di casa ci provano con personalità, sfruttando in particolar modo la velocità di Anthony Ujah che crea non pochi problemi alla retroguardia. La miglior palla ce l'ha Lorenzen, ma Neuer dice no e regala tre punti al Bayern. 9 vittorie in 9 partite, punteggio pieno, 29 gol fatti e 4 subiti: i bavaresi sono una macchina schiacciasassi.
WOLFSBURG - HOFFENHEIM 4-2 (1', 62' e 83' Kruse, 7' Dost, 29' Toljan, 54' Schmid)
Il Max Kruse show va in onda alla Volkswagen Arena, la casa del Wolfsburg: tripletta per il neo-acquisto, che insieme a Draxler trascina i verdi di Sassonia verso la vittoria contro un Hoffenheim che ha detto la sua e ha anche rimontato una volta. Parte fortissimo la squadra di casa e dopo nemmeno 10 minuti è già avanti di due gol: segna il tedesco su assist proprio di Draxler, raddoppia Dost ancora ispirato dall'ex Schalke, imprendibile sulla sinistra. In contropiede però la squadra di Hecking soffre parecchio e gli ospiti ne approfittano alla mezz'ora con Toljan, che si presenta tutto solo davanti a Benaglio e lo batte, e poi con Schmid nella ripresa. I padroni di casa si ricompongono immediatamente e si affidano ancora Kruse: due cross dalla destra questa volta, due tocchi, uno rasoterra di prima e l'altro al volo per battere Baumann e regalare tre punti che significano quarto posto provvisorio.