Quella di Draxler è stata una lunghissima telenovela conclusa soltanta negli ultimi giorni dell'ultima sessione di calciomercato, con il passaggio ufficiale alla corte dei tedeschi del Wolfsburg. L'ex Schalke sembrava davvero essere virtualmente un calciatore della Juventus ma lo stesso tedesco racconta perchè ha rifiutato all'ultimo e ha deciso di rimanere nella sua terra di origine: "Ho deciso di non andare in un altro Paese perché non mi ritengo pronto per un'avventura così, per questo passo” dichiara il 22enne continuando:"Dal di fuori forse il mio trasferimento non è comprensibile. Lo Schalke è pur sempre un grande club in Germania e in molti pensavano che se fossi partito sarebbe stato per un top club estero, ma come ho già detto, ho deciso di non abbandonare la Germania perché non mi reputo ancora adatto per un'avventura così. Detto questo, la Juve è uno dei migliori club in europa"

Sull'inserimento nella nuova squadra ha ammesso: "Mi sto inserendo velocemente, sono contento. Quando torneranno i nazionali conoscerò tutti. Voglio dimostrare che ho molta voglia di mettermi a disposizione e dare il 100%”. Julian poi si sofferma sul paragone tra Wolfsburg e Gelsenkirchen: “Qui l'atmosfera è più tranquilla. Per ora ho firmato pochi autografi, la città non è molto grande. Sono convinto che a Wolfsburg si possa lavorare con più serenità: se la prestazione non è buona si viene sì criticati, ma i giudizi credo siano meno duri sia in positivo che in negativo. C’è più serenità”. Molto diverso il punto di vista sull'ex squadra: “Allo Schalke è bello proprio perché non c'è mai pace, ma a volte è difficile lavorare lì. Tifosi e giornalisti ci mettono anima e corpo e appena si perde una partita si mette subito tutto in discussione: "È ancora giusto questo? E quello?", dichiara Julian, "vivevo tale situazione da quando avevo 17 anni, era stressante. Allo Schalke c'è bisogna di diventare adulti in fretta”.

Gli insulti da parte degli ex tifosi non lo preoccupano: “So che su internet ci sono molte offese nei miei confronti ma questo ormai fa parte del gioco. Quando ho firmato sapevo a cosa andavo incontro, se si è preparati, una situazione del genere è meno pesante”. Soltanto una cosa ha voluto mettere in chiaro Julian: il 28 agosto scorso, nel match perso per 0-3 proprio contro il Wolfsburg, alcuni giornali tedeschi avevano raccontato che il giocatore, a fine incontro, sarebbe entrato sorridente nello spogliatoio indossando già la maglia dei lupi e avrebbe chiesto ai compagni se gli donasse. Il calciatore, così, ha voluto smentire categoricamente: “Sono invenzioni. Abbiamo perso 3-0, non lo avrei mai fatto”. Ora però Draxler pensa solo alla sua nuova squadra e sul paragone con De Bruyne risponde: “Io e Kevin siamo giocatori diversi. Ha lasciato un buco andandosene, io posso coprirlo, ma con caratteristiche differenti”.