Una corsa sfrenata lunga quasi 1400 chilometri, dopo la gioia del gol decisivo, ancora una volta. Già, tra la rabbia per l'addio e la frustrazione per non aver giocato dal primo minuto forse sfociata in un lungo pianto a fine gara, Pedro Rodriguez, dopo aver salvato ancora una volta il suo Barcellona in una finale, alza i tacchi e se ne va. Il modo migliore per lasciare un ricordo indelebile: un gol, la vittoria, la Coppa. La trattativa per la cessione dell'attaccante spagnolo classe '87 nato a Tenerife sembra oramai definita: le due squadre di Manchester, Red Devils in testa, pronte ad acquistarlo e coccolarlo, lui che ha sempre accettato le scelte degli allenatori in silenzio, con dedizione e spirito di sacrificio.

Da Barcellona a Manchester, probabilmente sponda United: 1400 chilometri corsi di fretta, con una voglia irrefrenabile di trovare, finalmente, un posto da titolare. L'unica colpa di Pedro, in questi otto lunghi anni, sei vissuti da protagonista assoluto, è di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato, chiuso quasi sempre da giocatori che per svariate esigenze dovevano prendere il suo posto. Per carità, l'accezione è posta, come sottolineerà lo stesso giocatore al termine della sfida contro il Siviglia, soltanto in termini di impiego e minuti giocati, che non sempre hanno rispecchiato il valore e la costanza di rendimento del ventottenne di Tenerife.

"Se decido di partire non è per soldi come ha detto qualcuno ma per una questione di minuti". L'idea non poteva essere resa meglio, anche se il cuore di Pedrito resterà sempre in catalogna: "Che resti o che parta sarò sempre un giocatore del Barcellona. Non so se quella di ieri è stata l'ultima partita in blaugrana, adesso voglio solo godermi l'ennesimo titolo vinto con questa squadra". Già, peccato che lo stesso titolo che è realtà soltanto grazie al suo lampo al 114' è stato tutt'altro che goduto da parte del prodotto della cantera blaugrana (nella foto lo si intravede con i gomiti sulla ringhiera, poco incline ai festeggiamenti).

Il trasferimento sembra oramai cosa fatta, anche se le parole di Pedro non ne sanciscono l'addio definitivo: "Ho sempre dato tutto per questa maglia e voglio continuare a farlo. Non aver giocato dall'inizio? Ammetto che mi ha sorpreso questa decisione di Luis Enrique, ma devo stare tranquillo e dare il cento per cento quando vengo chiamato in causa".

Barcellona e la Catalogna intera chiedono la conferma di Pedro, ma l'ingombrante presenza di Neymar, Messi e Suarez ne sconsiglia la permanenza, tenendo aperte le porte che conducono dritte al Theatre of Dreams.