Al Cilindro di Avellaneda va in scena il big match della diciannovesima giornata di Primera Division Argentina: Racing Club-Belgrano. Le due squadre sono appaiate a 33 punti, alle spalle di Boca, River, San Lorenzo e Rosario Central. In palio c'è un posto nel gruppo di testa.
Cocca schiera i suoi con il classico 4-4-2 con Diego Milito e Gustavo Bou in attacco, Zielinski risponde con lo stesso modulo, ma privo del suo giocatore di maggior estro: Zelarayan. Il Pirata suona subito la carica e all'ottavo minuto Marquez, lasciato completamente solo dalla difesa del Racing, calcia verso la porta dall'interno dell'area, ma Saja è attento e para. Il primo tempo scorre in una situazione di sostanziale equilibrio, che il Racing cerca di ledere prima con Cerro, che effettua un gran tiro al 25', e poi con Lollo, che al 38' incorna su calcio di punizione cercando la rete: in entrambi i casi Olave viene chiamato alla prodezza. Al 41' ancora Marquez prova a portare in vantaggio i suoi, ma il suo tiro termina fuori. La prima metà di gioco va in archivio sullo 0-0 e lascia spazio a un secondo tempo che parte a ritmi alti, sotto il segno dell'Academia. Il Racing spinge e domina i primi minuti di gioco
Tra i singoli emergono senza dubbio i due portieri, Saja e Olave, che hanno tenuto a galla le rispettive squadre nei momenti più complicati, che si tratti del calcio di rigore decisivo o di una nitida palla gol. Male Milito, spento e impreciso in alcune circostanze, meglio Bou, seppure non in una delle sue serate migliori. Buona prova di Rigoni, esterno del Pirata subentrato nel secondo tempo. Ne esce un punto a testa, poco utile ai fini della classifica, che vede le due squadre portarsi a + 2 su Independiente e Gimnasia LP, e a - 2 dal Rosario Central.