Quando si apre una finestra sui giovani talenti del fútbol argentino, ci si aspetta una nutrita schiera di pibes, di ragazzi usciti dalle inferiores da non molto tempo. Parlare di un ormai quasi ventiquattrenne è fuori luogo? No, se si tratta di Matias Pisano.
Nato il 13 dicembre del 1991, Pisano debutta nel Chacarita Juniors, squadra con la quale riuscirà a conquistare una promozione in Primera Division e che abbandonerà dopo aver giocato 61 gare e 12 gol. Poi l'Independiente, nobile decaduta del mondo argentino, precipitata in Primera B Nacional, che ben presto risale la corrente e torna nella categoria che compete a una squada con sette Libertadores in bacheca. Viene chiamato Pisanito per la sua piccol statura, Mago per il suo estro e Toy Story per la sua somiglianza con un personaggio dell'omonimo film. Finora con la maglia dell'Independiente ha giocato 73 partite, segnando 7 gol e servendo 21 assist decisivi.
Matias Pisano è un fantasista, in grado di svariare su tutta la trequarti campo, ma il suo finissimo mancino lo rende maggiormente pericoloso quando parte da destra e si accentra. Fisico esile, un metro e sessantasei per sessantuno chili, tendenza alla giocata, al tunnel in più, tiro facile e abilità nel passaggio, Pisano ha tutto ciò che serve a un fantasista, ma ha anche tutto ciò che solitamente manca a quel tipo di giocatore: la costanza. Si tratta di uno di quei talenti che se scende dal letto con il piede giusto può essere devastante, ma se non è il suo giorno prende decisioni sbagliate, e non brilla, oscillando in una prestazione tra lo sterile e il dannoso. A quasi 24 anni, il giocatore è ancora da tenere d'occio, perchè i tempi di maturazione di un calciatore sono molto diversi l'uno dall'altro, e la sensazione è che se il talento dell'Independiente si stabilizzasse, avremmo di fronte un giocatore da comprare immediatamente. A Dortmund, in cui sono un anno avanti a tutti, il Borussia si sarebbe interessato al cartellino di questo ragazzo, valutato circa sette milioni dall'Independiente.
La progressione palla al piede è nelle sue corde, il cambio di passo ancor di più: è un giocatore a cui non manca nulla se non una maggior continuità di prestazioni. Portarlo oggi in Europa sarebbe una scommessa, sia per tempi di adattamento che per continuità, e il rischio che nei primi tempi venga bruciato è consistente, ma in Germania c'è un occhio di riguardo per i giovani e Pisanito avrebbe il tempo di giocarsi le proprie carte. Terminare la stagione in questo Independiente in crescita, sotto la guida di Mauricio Pellegrino, sarebbe l'ideale per completare una maturazione al cui termine cui non manca molto.
Probabilmente non avremo mai davanti un giocatore con il sei in pagella garantito, ma un fantasista in grado di meravigliare qualsiasi stadio con le sue giocate e di costituire una variabile difficilmente calcolabile. Matias Pisano è il gioco che per i romantici vale la candela.