Un mese al campionato. Un mese alla prima gara ufficiale del nuovo Atletico Madrid del Cholo Diego Pablo Simeone. Attorno all'Atletico sembra essere calato il silenzio, dopo il fragoroso rumore fatto dai colchoneros che hanno scosso la Spagna e l'Europa intera nell'anno della quasi accoppiata Liga Spagnola e Champions League. Dodici mesi dopo, tutto sembra più normale, più consono alla realtà biancorossa che è tornata alle spalle delle due sorelle del calcio iberico: Barcellona ed i cugini del Real Madrid hanno chiuso davanti nella scorsa Liga, la squadra di Ancelotti ha eliminato quella di Simeone nei quarti della Champions. E' giusto questo scetticismo attorno ai colchoneros? Proviamo a scoprirlo assieme.
La Re-Revoluccion Cholista
Passateci il titolo, anche forse esagerato, ma la voglia di riscatto dalle parti del Vicente Calderon da parte di tutti i rojiblancos è tantissima. In primis, davanti a tutti, ovviamente il comandante, che non abbandona la nave, ma la rilancia, ben saldo al timone. Le voci però corrono, e ad accentuare lo scetticismo ed il pessimismo ci pensa la cessione di Arda Turan ai rivali del Barcellona. Ma come, si riparte senza il giocatore chiave? La risposta è si. Il cholo risponde a raffica, piazzando in rapida successione i colpi Carrasco, Jackson Martinez e Luciano Vietto. Certo, sono partiti nel frattempo sia Arda che Mandzukic, ma i colchoneros negli ultimi giorni stanno chiudendo altre tre importantissime operazioni che vedranno arrivare al Calderon Savic in difesa e soprattutto i ritorni di Thiago Motta e Filipe Luis.
Già, si riparte da chi c'era e chi faceva parte del gruppo vincente, in primis dal terzino brasiliano. Ceduto al Chelsea per una cifra prossima ai venti milioni, Luis torna in maglia rojiblanca per una cifra inferiore, lasciando anche guadagnare il club sul suo ritorno. L'altro cavallo di rientro è Thiago Motta, che però manca da più tempo. Esperienza e personalità, tuttavia, non sono qualità disprezzabili e l'italo-brasiliano ne ha da vendere. Infine Savic, acquistato dalla Fiorentina in luogo di Mario Suarez e annunciato nelle ultime ore dopo le visite mediche.
Da dove si riparte dunque? Dal Cholo ovviamente e da un'ossatura ben salda che vede ancora sulla barca i vari pretoriani Godin, Gabi, Raul Garcia, Koke, Juanfran, Gamez, lo stesso Oblak e Tiago. Ai quali vanno ad aggiungersi come detto, soprattutto in attacco, Vietto, fortissimo attaccante prelevato dal Villarreal dopo le innumerevoli magie viste al Madrigal, Jackson Martinez, che arriva dal Porto dopo aver segnato valanghe di gol, e Yannick Ferreira Carrasco, sul quale c'è uno scetticismo diffuso che possa, con il suo carattere fumoso e poco concreto, stridere con le intenzioni del cholo.
La formazione
Le alternative a disposizione di Simeone non mancano ed anche se i media lamentavano dei ricambi non all'altezza dei titolari, i ventidue a disposizione dell'ex mediano dell'Inter sembrerebbero validi eccome. Proviamo a fare chiarezza. Partendo dal presupposto che il cholo non mutuerà il suo schema di partenza, che poi in corso d'opera nelle stesse partite mtutuerà ad immagine e somiglianza del mister a seconda delle avversarie, l'Atletico dovrebbe scendere in campo con il solito 4-4-2.
Chiaramente non sarà l'unico modulo che Simeone utilizzerà, con interpreti che possono essere abbastanza intercambiabili, come nel caso di Koke che potrà fungere anche da secondo centrocampista, da Griezmann che può fare anche la seconda punta alle spalle di Jackson o chi per esso, ma tutto ci sembra tranne che una squadra poco fornita di rincalzi e riserve.
L'obiettivo del Cholo è ovviamente quello di tornare a vincere. Altro che ridimensionamento come molti parlano. L'Atletico è più agguerrito che mai, nell'intento di tornare a lottare nella Liga come in Europa, magari tornando a giocarsi quella Coppa dalle grandi orecchie che per troppo poco è rimasta in gola ai colchoneros. E nella speranza di tornare a mangiar presto caviale.