Quando Pablo Aimar, leggenda della storia recente del River Plate, si è unito nuovamente alla sua squadra dopo una deludente esperienza in Malesia, era gennaio. Sono passati sei mesi, ma la vuelta del Payaso è già terminata, dopo una manciata di minuti giocati contro il Rosario Central.
A 16 anni, l'esordio al River, le vittorie al Monumental, poi il passaggio al Valencia, l'esperienza al Real Saragozza e poi il Benfica, prima dell'esperienza in Malesia al Johor Darul Takzim, ormai in condizioni fisiche pessime. L'annuncio del ritorno, gli allenamenti per tornare in forma e vestire nuovamente la maglia della Banda, con la speranza di partecipare alle battaglie del River sia in campionato che in Copa Libertadores. Il nuovo debutto arriva contro il Rosario Central, circa un quarto d'ora da subentrato, in cui i Millionarios hanno potuto apprezzare il tocco palla del Payaso, che mancava da 14 anni in Argentina. Con le vittorie del River in Copa Libertadores, tutto lasciava presagire uno straordinario scenario, in cui Aimar sarebbe tornato a giocarsi da protagonista il massimo torneo continentale.
E invece, i sogni romantici dei Millionarios si sono interrotti ufficialmente oggi, quando Pablo Aimar ha deciso di dire addio al mondo del calcio, con un comunicato ufficiale: "Compañeros, antes que nada quiero agradecerles a todos por lo bien que me trataron estos meses que me tocó estar con ustedes. La pasé muy bien, siendo parte de un grupo de personas fantástico. Intenté todo para poder estar físicamente a la altura de ustedes. No me dio, ayer me comunicaron que no voy a estar en la lista de la copa, y lo entiendo, no quiero ocupar un lugar que seguramente es para otros muchachos. Por eso decidí dejar de jugar profesionalmente. Los voy a estar alentando desde fuera, espero que consigan todo lo que se merecen. Un día de estos pasó a saludarlos y agradecerles personalmente por cómo me trataron. Grandes abrazos para todos!!"
"Compagni, prima di ogni cosa voglio ringraziarvi per avermi trattato bene in questi mesi in cui sono stato con voi. Li ho trascorsi molto bene, essendo parte di un fantastico gruppo di persone. Ho provato in tutti i modi a poter essere fisicamente alla vostra altezza. [..] ieri mi hanno comunicato che non sarei stato nella lista della Coppa, e lo capisco, non voglio occupare un posto che senz'altro è per altri ragazzi. Per questo ho deciso di smettere di giocare a calcio da professionista. Vi supporterò dall'esterno, spero che otteniate tutto ciò che vi meritate. Un giorno di questi passerò a salutarvi e ringraziarvi personalmente per come mi avete trattato. Un grande abbraccio a tutti!!"
La mancata convocazione del Payaso da parte di Gallardo è stata viziata dal cronico problema alla caviglia dell'ex calciatore, che ha vissuto i suoi ultimi anni in campo martoriato da questo problema. Purtroppo per tutti i tifosi del River Plate, una bella favola si interrompe prima del tempo.