Si respira l'atmosfera delle grandi occasioni nel ritiro della Bolivia alla vigilia del quarto di finale di Temuco della Copa America 2015 contro il Perù. Mai così avanti nella manifestazione dal lontano 1997, la Verde non ha alcuna intenzione di fermarsi qui, e il c.t. Mauriccio Soria non nasconde l'emozione di trovarsi a un passo dalle semifinali: "E' la partita più importante della mia carriera da allenatore - esordisce Soria - ma spero non sia l'ultima, e che ce ne siano altre ancor più decisive di questa. Dovremo giocare un gran match per rappresentare al meglio la nostra nazione".
Rispetto alla selezione boliviana di metà anni Novanta, di cui Soria era l'estremo difensore, il 49enne commissario tecnico della Verde ammette che "non è possibile fare paragoni di alcun tipo. Quella squadra ha fatto la storia della Bolivia, con giocatori che hanno segnato un'epoca nel nostro calcio, qualificandosi per i Mondiali americani del 1994. La nazionale che alleno oggi non ha giocatori di quel livello, ma è un gruppo che non smette mai di lottare e che rende orgoglioso di sè un Paese intero".
Sul quarto di finale contro il Perù Soria non ha dubbi sulla strategia da adottare: "Dobbiamo proseguire sulla falsariga delle ultime due partite e sapere che non possiamo commettere alcun errore se vogliamo superare il turno. Il lavoro di Gareca è stato eccezionale, ha consentito al Perù di crescere molto velocemente, giungendo a ottimi livelli di gioco. E' una squadra di grandi atleti, che gioca in velocità, con due calciatori di talento ed esperienza come Pizarro e Guerrero".