Manca poco e Saviola sarà di nuovo un giocatore dei "Milionarios". Il numero 7 ha sempre sognato di un giorno di tornare a giocare e a segnare all'ombra del "Monumental", il suo primo stadio da calciatore professionista. E ora, a 33 anni, questo desiderio diventerà a breve realtà. Il legame tra lui e il River è qualcosa che va oltre le attuali regole non scritte di calcio mercato.
Più che esaltante è stata la carriera dell'argentino in Europa, tra il 2001 ad oggi, con le maglie di Barcellona, Monaco, Siviglia, di nuovo Barcellona, Real Madrid, Malaga, Benifca, Olimpiakos e, in ultimo, Hellas Verona. Solo con gli scaligeri Saviola ha lasciato sbiaditi ricordi. Poche presenze (15 totali) e solo una rete segnata in Coppa Italia contro il Perugia e l'assit vincente a Nico Lopez che ha regalò all'Hellas il 2-2 nella sfida di San Siro contro l'Inter a metà novembre.
Ma guai a dimenticare il Palmares di "El Conejo": in particolare, la Liga vinta con il Real nel 2008 e l'Europa League alzata al cielo un anno prima con la maglia del Siviglia. Senza dimenticare l'oro olmpico con l'Argentina ad Atene nel 2004.
Ora è venuto il momento il momento di tornare a casa. Queste le sue ultime dichiarazioni, riportate da Gazzetta.it: "Devo solo firmare il contratto però è tutto pronto per tornare. Non vedo l'ora di cominciare ad allenarmi, è arrivato il momento giusto per tornare. La gente non vede l'ora di rivedermi e io farò di tutto per non deluderla. mi sento amato come quando me ne andai. Voglio fare le cose per bene".
Dopo Tevez, Buenos Aires è dunque pronta a (ri)accogliere un'altra leggenda.