"Es ahora o nunca", titola La Tercera, il più famoso quotidiano del Cile. Siamo giunti ai quarti di finale di questa Copa América, e da adesso sarà veramente "ora o mai più". Questa notte si comincia, la splendida giostra del futbol può ripartire: all'1:30 (ora italiana), si gioca Cile-Uruguay.
CILE - La Roja non si è mai nascosta: l'unico risultato ammesso in questa Copa América da paese ospitante è la vittoria finale. Soprattutto se il massimo trofeo per Nazionali del Continente non è mai entrato in trionfo a Santiago. La generazione di Vidal, Sanchez, Bravo e Medel è probabilmente la più forte della storia della Roja, e questo torneo potrebbe essere l'ultima occasione per questi ragazzi di vincere qualcosa con la maglia della loro Nazionale. Sampaoli è un integralista del proprio stile di gioco: si attacca ad oltranza, sia a squadre schierate che in contropiede, sfruttando una squadra che finora si è rivelata incredibilmente in forma. La formazione che vedremo in campo all'Estadio Nacional, sarà la più forte possibile, con gli undici titolari: in porta Claudio Bravo; difesa a quattro guidata da Medel e Jara, con Mena e Isla pronti a spingere sulle fasce. Diaz perno bassa davanti alla difesa, a proteggere gli inserimenti delle due mezzale coll'incontenibile vizio del gol, Aranguiz e Vidal. Sulla trequarti, Jorge Valdivia e tutta la magia che ne consegue; attacco a due, con Sanchez ed Edu Vargas, che avranno il compito di aprire la cerniera difensiva della Celeste. Il Cile, per quanto mostrato finora, parte da favorita, ma quando l'avversario è l'Uruguay i pronostici sono fatti per essere smentiti.
CILE (4-3-1-2): Bravo; Isla, Jara, Medel, Mena; Aranguiz, Diaz, Vidal; Valdivia; Sanchez, Edu Vargas. All. Sampaoli.
URUGUAY - La festa che l'Uruguay deve cercare di rovinare arriva già ai quarti di finale: un Cile lanciatissimo verso il proprio obiettivo, quello della vittoria finale, che sfida in casa la solita Celeste, pronta a mandare a monte ogni festeggiamento. Se il Cile attaccherà con grande veemenza, come è naturale per la selezione forgiata da Jorge Sampaoli, l'Uruguay giocherà di rimessa, o di respuesta, come si dice in terra rioplatense. Il maestro Tabarez punta su un 4-3-3, pronto a diventare un 4-1-4-1 in fase di non possesso. In porta c'è Fernando Muslera, che sarà atteso a una gara da protagonista. Nella retroguardia, rientra il caudillo di questa generazione charrùa: Diego Godin, che farà coppia con il giovanissimo Josema Gimenez, autore di un gol contro il Paraguay. Sulle fasce confermato Maxi Pereira sulla destra, mentre sulla sinistra dovrebbe debuttare in questa Copa América Jorge Fucile, uno dei pochi rimasti della vecchia guardia. Davanti alla difesa c'è il Cacha Arévalo Rios, affiancato dal tata Gonzalez e da Carlos Sanchez. Il tridente sarà dominato da Edinson Cavani, che, nonostante le prime deludenti uscite, è l'uomo su cui sono riposte le speranze del popolo uruguayo. Sulle fasce Cristian Rodriguez e Diego Rolan, che si compatteranno sulla linea di centrocampo e faranno partire ogni eventuale contropiede. La chiave tattica su cui potrà agire la Celeste è quella del gioco di rimessa, per infilare la difesa altissima della Roja: aspettiamoci una prova di pura garra charrua. I quarti di finale iniziano col botto: è giunto il momento di perdere altre ore di sonno!
Uruguay (4-3-3): Muslera; M. Pereira, Godin, Gimenez, Fucile; Gonzalez, Arévalo Rios, Sanchez; Rolan, Cavani, Rodriguez. All. Tabarez