In un'Argentina imbottita di trequartisti dal talento indiscusso come El Flaco Pastore, esterni di qualità eccelsa come Angel Di Maria, centravanti del calibro di Gonzalo Higuain e veterani come Carlos Tevez, senza dimenticare Leo Messi, fenomeno al di sopra di qualsiasi classificazione, in questo inizio di Copa America 2015 è Sergio Aguero a brillare di più. L'attaccante del Manchester City vive un momento di forma straordinaria, con medie realizzative eccezionali, grazie a due reti in altrettante partite giocate con l'Albiceleste, messe a segno contro Paraguay e Uruguay.
L'evoluzione del Kun rispecchia quella di molti attaccanti sudamericani sbarcati da giovanissimi in Europa e chiamati ad affinare le loro conoscenze tattiche. Dopo i primi anni all'Atletico Madrid, in cui ha inaugurato la stagione dei grandi bomber in maglia colchoneros (Radamel Falcao, Diego Costa e Mario Mandzukic, anche se quest'ultimo non esattamente all'altezza dei predecessori), la sua crescita è coincisa con l'approdo a Manchester, sponda City, alla corte di Roberto Mancini prima e di Manuel Pellegrini poi. Schierato inizialmente da seconda punta, e a volte da esterno d'attacco in un 4-2-3-1 in cui Edin Dzeko era il terminale d'attacco, Aguero si è cucito addosso il ruolo di bomber vero, centravanti in grado di svariare su tutto il fronte offensivo, dalla media di trenta gol stagionali. A farne le spese è stato soprattutto il suo compagno di reparto bosniaco, più volte relegato in panchina da Pellegrini, con David Silva ispiratore di buona parte dei gol del Kun.
Soggetto spesso a infortuni muscolari, Aguero è stato spesso costretto a rimanere ai box, e anche nel Mondiale brasiliano dell'anno scorso la sua condizione di forma non fu di certo al top. Ma ora, a 27 anni appena compiuti, el Kun è pronto per prendersi il ruolo di cannoniere della Selecciòn, grazie a una tecnica in velocità di cui dispongono in pochissimi, accreditandosi tra i primi cinque attaccanti al mondo. Il suo connazionale e compagno di squadra ai Citizens Pablo Zabaleta sembra non avere dubbi al riguardo: "Sergio ha avuto una stagione fantastica a livello di club e ha concluso il campionato tra i top scorer della Premier League. Adesso sta dimostrando il suo valore anche in quest'inizio di Copa. E' nel momento migliore della sua carriera".
Le prestazioni di Aguero, in dubbio per la terza gara del girone contro la Giamaica, hanno ravvivato l'interesse del Real Madrid di Florentino Perez, alle prese con un'estate difficile dopo il triplete dei rivali di sempre del Barcellona. Stando ai rumors di mercato, los merengues avrebbero individuato in Aguero l'uomo giusto da inserire al centro dell'attacco madridista, con un Karim Benzema per la prima volta considerato non più intoccabile. Il City ha già fatto sapere che la stagione appena conclusa dovrà essere riscattata dalla prossima, facendo presagire altri colpi milionari integrativi di una rosa già competitiva, di cui Aguero è sicuramente il punto fermo. Ma se il Real dovesse chiamare, potrebbe essere lo stesso Kun a vacillare, allettato dalla prospettiva di ritornare a Madrid, in riva al Manzanarre, ma stavolta sulla sponda blanca della città.