Una sconfitta che brucia. Sia per la classifica, che vede l'Uruguay ancora in corsa per la qualificazione che si giocherà nel match contro il Paraguay, ma soprattutto perché è arrivata contro la rivale storica. La celeste di Tabares è sembrata fin troppo remissiva nella gara di ieri notte contro l'Argentina di Messi e compagni, ed anche se l'allenatore è riuscito ad ingabbiare tatticamente il '10', è stato punito da una disattenzione sulla destra che è costata il gol di Aguero.
Tuttavia Tabares esce dal campo a testa alta, analizzando gli aspetti che legano la gara giocata con quella che verrà e quanto di buono fatto ieri sera dalla sua squadra: "Non possiamo paragonare la nostra gara contro il Paraguay a quella di oggi, sono due gare troppo diverse. Sicuramente penso che abbiamo limitato Messi per quanto possibile. Abbiamo preparato dei movimenti collettivi per arginarlo, anche se è spesso imprendibile perché anticipa mentalmente le mosse dei difensori, stando sempre in movimento. Soprattutto quando ha la palla sul sinistro è illegibile, mette la palla dove vuole, sapevamo che per avere qualche chance dovevamo fermarlo ed in parte ci siamo riusciti".
Ciò nonostante la celeste non è riuscita a raggiungere il risultato sperato, nonostante Messi sia stato meno decisivo del solito. Tabares spiega i motivi della sconfitta: "Non abbiamo controllato il match come volevamo e come avevamo preparato. L'Argentina ci ha schiacciato nella metà campo e sull'azione del gol non siamo riusciti a fermarli prima che arrivassero al cross". Sconfitta a parte, Tabares già pensa al match contro il Paraguay, decisivo per procedere verso i quarti di finale e continuare a difendere il titolo della scorsa Copa America. "Abbiamo ancora una qualificazione da raggiungere e dobbiamo trarre spunto dagli errori che abbiamo commesso in questa gara per migliorare".
Infine il sessantottenne allenatore ha parlato dell'assenza di Suarez, che inevitabilmente sta condizionando in negativo le prestazioni della squadra uruguagia: "La cosa più importante che ho imparato e che ho trovato in questo gruppo di ragazzi è che nonostante l'assenza di molti giocatori, quelli che ci sono hanno ancora il fuoco che brucia per dare tutto quello che hanno per arrivare al successo. Non indietreggiamo mai davanti ai problemi, ma andiamo avanti per la nostra strada".