Festa Valenciana allo Stadio Juegos Mediterraneos di Almeria per i ragazzi di Nuno Espirito Santo. Il Valencia infatti, ha centrato il grande obbiettivo stagionale, qualificandosi alla prossima edizione della Champions League. I ragazzi di Nuno, hanno sofferto a lungo il gioco veloce e propositivo dell'Almeria, che però è stato beffato nei minuti finali dal gol di Paco Alcacer. Per la squadra di Barjuan, arriva una retrocessione che fa male, soprattutto per il modo in cui è arrivata. I ragazzi dell'ex tecnico blaugrana infatti, fino al 70' minuto erano ancora in Liga, ma poi la rimonta del Depor al Camp Nou ha condannato l'Almeria alla Secunda Divison.
Per il match del Juegos Mediterraneos, Sergi Barjuan si affida ad un 4-2-3-1 spregiudicato, con la coppia Verza - Corona in mezzo al campo, e il tris Espinosa, Thomas e Zongo, dietro l'unica punta Thievy. Nuno Espirito Santo, invece opta per il solito 4-3-3 di fabbrica Valenciana. Enzo Perez gioca al posto dell'infortunato Andrè Gomes nel centrocampo a tre completato da Javi Fuego e da Capitan Parejo. In avanti con Paco Alcacer, preferito al "Tiburon" Alvaro Negredo ci saranno Feghouli e De Paul.
Il Valencia deve vincere per blindare il quarto posto dall'attacco del Siviglia, mentre l'Almeria è legata alla Liga da un filo sottilissimo che potrebbe spezzarsi in qualsiasi momento: agli uomini di Barjuan, infatti potrebbe non bastare neanche una vittoria con il Valencia per restare in Primera Division.
Il primo tempo si apre in modo decisamente soft. Nè il Valencia, nè l'Almeria riescono a costruire occasioni degne di nota. Alla prima opportunità però, a colpire sono i padroni di casa grazie alla mezza papera di Diego Alves sulla punizione precisa, ma poco potente di Thomas Partey. Il vantaggio dell'Almeria, però non scuote il Valencia che non reagisce nell'immediato, concedendo altri invitanti spazi ai ragazzi di Barjuan, incapaci però, di colpire in modo definitivo un distratto Valencia. Allo scoccare della mezz'ora però, il Valencia, quasi dal nulla trova il gol del pari grazie al solito Otamendi, perfetto con il terzo tempo in area di rigore. La partita si apre e le occasioni iniziano a fioccare da una parte e dall'altra: prima Feghouli, poi Verza sfiorano il gol del sorpasso, che si concrettizza al 37' con il neo entrato Soriano bravo ad avventarsi sulla conclusione di Thievy, deviata da Diego Alves. Il 2-1 dei padroni di casa, però non dura a lungo; stavolta la reazione del Valencia è veemente; ancora dagli sviluppi di un corner i ragazzi di Nuno riescono a pareggiare un match rivelatosi più complicato del previsto. Cross di Gayà, sponda di Javi Fuego, tapin vincente di Feghouli. Il primo tempo si conclude tra gol e spettacolo, sul punteggio di 2-2.
Nella ripresa, Nuno, consapevole che un pari non sarebbe bastato per la qualificazione alla Champions, butta dentro anche El Tiburon Negredo, passando ad uno spregiudicato 4-2-4. Il match però, non è più aperto e scoppiettante come nella prima frazione, e il Valencia fa fatica a creare opportunità, mentre l'Almeria al momento salvo resta più coperto, per difendere il risultato di parità. La clamorosa rimonta del Depor al Camp Nou però, costringe l'Almeria a tornare all'arrambaggio per trovare quel gol necessario per rimanere in Primera Division. Nell'ultimo quarto di gara, la squadra di Barjuan ci crede, sfiora più volte il vantaggio, ma poi si fa beffare sul più bello da Paco Alcacer, abile a sfruttare un grave errore di Casado e ad insaccare in rete il gol che per il Valencia vale la qualificazione ai prossimi preliminari di Champions. Per l'Almeria invece, arriva la retrocessione in Secunda Division, dopo due anni passati nel massimo cmapionato Spagnolo. Sergi Barjuan, arrivato solo ad Aprile, ha tentato il miracolo, che però non si è concretizzato proprio sul più bello.