Gare in contemporanea, queste sconosciute. In 180 minuti si decide la Liga.
Zona Liga
Atletico Madrid - Barcellona; Espanyol - real Madrid
Le "seconde squadre" delle due città rappresentive di Spagna sono gli arbitri del destino della trentasettesima giornata di Liga. La sfida tra Atletico Madrid, vigente campeón de liga, e Barcellona è un remake dell'ultima giornata dello scorso campionato. Lo scorso anno furono i colchoneros di Simeone grazie ad un gol di Diego(l) Godin a impattare uno a uno al Camp Nou nell'ultima giornata, prendendosi gli applausi, il rispetto e la Liga.
Quest'anno è il Barcellona del tridente delle meraviglie a giocarsi il primo match point della stagione. 4 punti da difendere in due partite sono un bel vantaggio per i marziani di Luis Enrique; il quale ieri in conferenza stampa ha ammesso che nel vestuario i giocatori iniziano a prendere coscienza di quello che significherebbe un triplete. L'allenatore del Barça sembra propenso a confermare in blocco dieci/undicesimi della formazione che ha giocato a Monaco di Baviera, salvo "El pistolero" Suarez alle prese con un lieve risentimento muscolare. Niente di preoccupante in vista della finale di Champions, ma al Calderón ci sarà spazio per Munir o Pedro nel tridente.
El Cholo Simeone non potrà contare su Tiago in mediana, ma recupera Diego Godin assente per squalifica contro il Levante, i solidissimi Rojiblancos di Simeone hanno incassato due gol contro il Levante qualcosa vorrà pur dire. In attacco ballottaggio Mandzukic - Torres per il partner da affiancare a Griezmann. El niño viene da un ottimo periodo di forma, in gol contro Villarreal e Levante, e parte in vantaggio rispetto al croato per un posto nell' oncetitular del Cholo. Torres segnò anche in occasione dell'ultimo confronto tra le due formazioni, valido per i quarti di finale di copa del rey, ma in quel caso vinse il Barcellona 3 a 2 al Vicente Calderón. L'Atletico a due giornate dalla fine è già sicuro dell'accesso alla prossima edizione di champions league , con 4 punti di vantaggio sul valencia(quarto in classifica) una vittoria può regalare agli uomini di Simeone la certezza matematica della fase a gironi. La garra degli uomini del Cholo non permetterà mai di scendere in campo già battuti di fronte ad un avversario di prestigio, neanche se una sconfitta potesse certificare la caduta degli dei rivali del real. Di fatti, in caso di vittoria del Barcellona sarebbe ininfluente qualsiasi risultato dell'equipo di Carlo Ancelotti, ma nel caso in cui il realMadrid non esca con il bottino pieno da Cornella-El prat renderebbe agrodolce anche una sconfitta dei catalani al Calderón. Il Real si prepara alla sfida de "l'altro derby" nel momento peggiore.
L'eliminazione di Mercoledì sera, per parte di una strepitosa Juventus, è insanabile. L'ambiente blancos si prepara ad una trasferta, quanto mai delicata, con i fantasmi del "Moratazo", con un Bale capriccioso fuori e dentro il campo, con lo strappo tra tifoseria e Iker Casillas e senza certezze sul futuro di Ancelotti. Come può cambiare il mondo in soli cinque mesi. L'esigente pubblico delle Merengues non perdonerebbe a Carletto el triplete del fracaso, e fuori dal Bernabeu dopo il match di Champions buona parte della tifoseria inneggiava "José, José, José". José Mourinho (si proprio lui!), quello che è passato alla storia recente come l'allenatore più criticato della storia dei Blancos. Giovedì mattina Marca titolava: "Solo si no hay otro mejor" (solo se non c'è un altro migliore), lusinghe nei confronti di quello che cinque mesi fa era reyCarlo Magno. In ogni caso la risposta all'ultimatum lanciato da Marca propenderebbe verso un logico no, ma in casa real il ribaltone è sempre dietro l'angolo. In porta giocherà Keylor Navas, si presume per lasciare spazio a Iker Casillas in vista dell'ultima giornata al Santiago Bernabeu la quale sicuramente sarà l'ultima partita di San Iker a difendere i pali del Real. San Iker anche lui detronizzato di recente; se alcuni suoi inteventi (la parata d'istinto su Marchisio tra tutte) hanno tenuto a galla la dignità del Real nella partita di Mercoledì sera, al tifo madrileño è bastata la pessima rimessa laterale battuta dal capitano della nazionale spagnola per certificarne la derisione. Strappo insanabile. Carletto non potrà contare sul lungodegente Modric, e ne abbiamo visto i "danni" senza il croato, e Sergio Ramos. In avanti giocherà la B-B-C che da poco si è scontrato contro l'iceberg dell'omonima all'Italiana, intollerabile per i palati fini di Madrid.
L'Espanyol di Sergio Gonzalez non giocherà affatto la partita da Cenerentola. I catalani, in virtù di un buonissimo girone di ritorno, si giocano in queste due partite un posto in Europa. Ottavi in classifica ad un solo punto dal settimo posto che significherebbe terzo turno preliminare di Europa League, per il conjunto di Barcellona c'è l'opportunità di ritrovarsi a disputare le coppe europee dopo 8 anni di assenza e proprio in settimana è stato reso noto che l'Espanyol ha ottenuto la licenza UEFA per la stagione successiva. Questo antipasto spiega la posta in palio che c'è stasera al "Power8 stadium" di Cornellá y el Prat. 4-4-2 per i blancoazules trascinati in attacco da Cristian Stuani, attenzione il real è ferito e "Sin copa, sin liga, sin Champions" può cadere mortalmente questa sera.
Curiosamente un epilogo del genere di liga si verificò già nella stagione 1983-1984, allora si giocava il 38º ed ultimo turno di campionato che vedeva in scena il Barcellona al Vicente Calderón mentre il real si preparava alla difficile trasferta catalana. Blancos e Blaugrana in piena lotta per il titolo come in questa stagione, quando ancora valeva due punti vincere una partita. Il Barcellona di Diego Armando Maradona espugnò Madrid per uno a zero, mentre il real di Butragueño impattò uno a uno a Barcellona. Chi vinse la liga? Furono i baschi dell'Athletic di Bilbao, vittoriosi per due a uno in casa contro la real Sociedad in un tesissimo derby Basco, a vincere a sorpresa il loro ottavo titolo della storia. Tra i due litiganti il terzo godo, questa volta a parte i separati in casa del Real non vi è nessuna disputa di litiganti all'orizzonte.
La sfida nella sfida. Nelle ultime cinque stagioni il titolo di Pichichi, riservato al giocatore che ha marcato più gol durante il campionato, è stato affare di quei due. Due volte Cr7, tre volte Leo Messi. Quest'anno il portoghese è in vantaggio sul 10 del Barcellona di due reti, 42 a 40 (!). Record di gol per la Pulga nella stagione 2011-2012, 50 reti (!) quattro in più di Cristiano Ronaldo. La sensazione è che quest'anno il trofeo si consegni a quota 44/45. Terzi nella classifica, e primi degli umani, Antoine Griezmann e O' Ney a ventidue gol. Numeri del business Liga.
ZONA EUROPA
valencia- Celta Vigo; Siviglia - Almeria; Villarreal - Málaga; Elche - Athletic Bilbao
Il Valencia gioca in casa contro il Celta Vigo, quest'ultimi ancora matematicamente in corsa per il settimo posto valido per l'Europa League. I giallorossi partono dal vantaggio di giocare al Mestalla, e tre punti di vantaggio sul Siviglia ma con gli scontri diretti a favore del valencia. Il Celta Vigo, decimo a tre punti dal Málaga settimo, dovrebbe vincere le ultime due partite e sperare nei risultati a favore per conquistarsi un posto al sole in Europa. Molto più facile che il Valencia torni a disputare il playoff di champions league, certificando la sua rinascita in questa stagione dopo le precedenti nella quale ha recitato il ruolo della nobile decaduta. Gli uomini di Espiritú Santo matematicamente sono in corsa anche per l'accesso diretto alla prossima Champions, ma dovrebbe arrivare il crollo verticale dell'Atletico Madrid in queste ultime due partite. I gol di Pablo Alcacér ci diranno qualcosa di più, comunque vada ottima stagione per il valencia. Il Celta Vigo invece recupera ben cinque titolari, assenti per squalifica nella gara contro il Siviglia, e sopratutto Joaquin Larrivey l'uomo della firma al Camp Nou in questa stagione. A Siviglia temperature da estate anticipata, alte come l'umore della squadra, e il primo dei due derby andalusi da giocarsi. Anche se la posta in palio degli uomini di Unai Emery ha un nome ben preciso e si trova a Varsavia. I biancorossi tra 10 giorni si giocheranno la quarta finale di Europa League della loro storia, la seconda consecutiva, e nelle precedenti tre non sono mai usciti dal campo senza il nome impresso nella lista dei vincitori. Unai Emery vararà il turn-over, data la trasferta culturale di Giovedì scorso a Firenze, confermato Rico tra i pali in attacco Gameiro è in vantaggio su Carlos Bacca (Manchester United e altri club di Premier sul colombiano) per un posto da titolare. La squadra sivigliana deve recuperare tre punti di svantaggio dal Valencia per poter giocare la prossima Champions League, ma la finale di Varsavia contro il Dnipro potrebbe dar ugualmente il pass al equipo andaluso in caso di vittoria. Ramoz-Pizjuan stracolmo di fiesta, per celebrare gli eroi di una stagione e in caso di vittoria il Siviglia ritoccherebbe il suo record di punti in una singola stagione (71) con una giornata d'anticipo.
L'Almeria invece deve pregare e sperare. Sedicesimi in classifica con 32 punti, ma con solo uno di margine sulla pericolante zona rossa formata dal terzetto Eibar - Depor - Granada, dopo l'impegno di questa sera ospiterà il Valencia la prossima settimana. Auguri. Al Madrigal di Vilareal, il submarino amarillo giocherà certo che in caso di vittoria o sconfitta il sesto posto acquisito è ormai matematico. Senza pressioni, dunque, per l'equipo locale. Le pressioni sono tutte del Málaga che dopo aver gettato "all'acqua di rose" un girone intero si ritrova artefice del proprio destino. Dopo aver battuto l'Almeria, due a uno, settimana scorsa i Boquerones di Javi Gracia si ritrovano nuovamente settimi in classifica, con un punto di vantaggio su Athletic e Espanyol. Vincere oggi per sperare, ma la prossima settimana alla Rosaleda andrà in scena un derby andaluso da febbre al 90º contro i rivali di sempre del Siviglia. In ogni caso se il Málaga dovesse arrivare settimo sul campo, ma in concomitanza l'Athletic battesse in finale di Copa del Rey il Barcellona; il posto conquistato dagli andalusi sarebbe vano. Gli uomini di Valverde però sanno del sogno triplete che ha ormai invaso la terra catalana, e dovranno battere stasera l'Elche già salvo e senza pretese per conquistare sul campo un pass per la prossima stagione europea.
ZONA DESCENSO
Deportivo - Levante; real Sociedad - Granada; Getafe - Eibar
Ogni mattina in Spagna, come sorge il sole, un equipo pericolante si sveglia e sa che dovrà correre più veloce di un altro che improvvisamente è diventato un leone o retrocederà. Con questa massima si può riassumere la lotta per non retrocedere, appassionante per tradizione in terra spagnola. Dal Getafe, quattordicesimo con 36 punti, al Granada, diciannovesimo con 31, in 180 minuti si decide la stagione di sei squadre con due biglietti verso il purgatorio della Liga Adelante ancora senza titolare. Delle tre sfide di oggi, sulla carta l'impegno facile è solo del Granada visto che affronterà la Real Sociedad di Moyes che non deve più chiedere nulla a questa liga. L'equipo granadino dovrà comunque vendere cara la pelle a San Sebastian, presubilmente i baschi vorranno congedarsi con una vittoria davanti al pubblico amico dopo una stagione travagliata. Le altre due sfide della tarde sono due autentici scontri diretti, che partono da analogie come i punti in classifica delle sfidanti. 36 per Levante e Getafe, un pareggio in due partite certificherebbe la permanenza nella massima divisione; 31 per Deportivo La Coruña ed Eibar stessi punti del Granada. La volata finale vede inguiato sopratutto l'Eibar, che dopo un girone d'andata da rivelazione è crollato nel ritorno racimolando sconfitte su sconfitte. Fuori forma, la squadra del piccolo pueblo vasco rappresenta la più accredidata per il descenso mentre saranno le motivazioni e il calendario di Almeria, Depor e Granada a e decretarne la caduta. Ma in Spagna, come già detto, la zona rossa non è mai scontata e in passato negli ultimi 180º minuti si è gia visto l'immaginabile con la squadra più defilata a farne le spese. Per questo sia che Getafe che Levante cercheranno di risolvere la pratica salvezza già quest'oggi. Meglio svegliarsi una mattina in Spagna per andare alla playa, invece di correre da un equipo pericolante.
L'ALTRA
Cordoba - Rayo Vallecano
L'unica sfida in cartello che non ha nulla di offrire. Matematicamente il Rayo, undicesimo con 46 punti, potrebbe essere ancora in lotta per un posto in Europa League. Non vogliamo gufare la squadra di Vallecas che con i gol di Alberto Bueno si è distinta nuovamente salvandosi con largo anticipo anche questa stagione, ma pare irreale un posto in Europa. Il Cordoba, già retrocesso dopo l'anno da matricola, cercherà la migliore delle despedide di fronte al pubblico di casa del nuevo Arcángel", che poche settimane fa ha dovuto sopportare gli 8 (!) timbri del Barcellona in visita culturale nella splendida città dell'Andalusia. Andalusia che quest'anno si presentava con ben 5 squadre in liga, ma la prossima stagione potrebbe essere rappresentata solo dal Málaga e Siviglia (e forse il Betis, nel caso di promozione) vista la non rosea situazione di Granada ed Almeria. Ed i tifosi spagnoli grideranno al peccato, perchè una bella trasferta in Andalusia è sempre una cartolina a cielo aperto con sfondo un grande sole. Auguri "di pronta guarigione" al Cordoba.