Quest'anno un grande dubbio attanaglia tutti gli appassionati di Bundesliga. Non riguardava però la vincente del titolo, bensì le giornate d'anticipo con cui il Bayern Monaco porterà a casa il meisterschale, il secondo dell'era-Guardiola in Baviera. A 8 giornate dal termine però l'armata bavarese, nonostante dei numeri da mani nei capelli (70 gol fatti e 13 subiti), ha "solo" 10 punti di vantaggio rispetto alla prima, e unica, inseguitrice. Già, "solo", perchè lo scorso anno, al termine della stagione, i punti di distacco dalla seconda erano ben 19, e 25 l'anno prima ancora. Paradossalmente, questa potrebbe essere la peggior stagione per il Bayern in quanto a raccolto: potenzialmente, vincendo le prossime 8, chiuderebbe a quota 88, contro i 90 e 91 degli ultimi due anni. Stiamo parlando ovviamente di numeri folli in un campionato dove si corre per il secondo posto, perchè nessuno può competere con i bavaresi, sotto quasi tutti i punti di vista. Sembra quasi irreale parlare di queste cose, però tant'è.
Qualcos'altro è cambiato però: la sopracitata prima inseguitrice. Perchè dopo diversi anni di quasi oblio o comunque delusioni e risultati modesti, finalmente il Wolfsburg si è espresso in tutto il suo valore: 54 punti in 26 partite, con un'ottima media di poco più di due punti per partita. E ricordiamoci che stiamo sempre parlando del campionato che disputa il Bayern Monaco. Insomma, la squadra di Hecking è riuscita a trovare la giusta combinazione e il giusto equilibrio, che è prettamente offensivo, visto che la fase difensiva potrebbe quasi essere definita "Zemaniana". La crescita di tanti giovani come Dost, Knoche e Arnold si è incastrata alla grande con la consacrazione di Kevin De Bruyne, talento belga che non è entrato nelle grazie di Mourinho e nello scorso gennaio è stato (s)venduto ai verdi di Sassonia, che ora se lo coccolano e si godono anche Schurrle, altro giocatore prelevato dal Chelsea. Tanti meriti vanno soprattutto a Hecking, ma anche alla dirigenza, che ha messo mano al portafoglio, senza quasi mai sbagliare un acquisto: la rosa è profonda e di qualità, pronta per affrontare la Champions League del prossimo anno, che l'attuale secondo posto (a +7 sulla terza) porterebbe.
Talento e gioventù sono anche gli ingredienti preferiti di Bayer Leverkusen e Borussia Moenchengladbach, due squadre destinate a giocarsi il terzo posto, quello che darebbe accesso diretto alla massima competizione europea, anche se comunque il giocarsi il passaggio attraverso i preliminari sarebbe già un buon traguardo. Due squadre giovani, ricche di talento: la prima fa della sua forza l'attacco, anzi, la trequarti, dove agiscono i tre fenomeni Bellarabi, Son e Calhanoglu, mentre la seconda fa leva su un centrocampo roccioso composto da Xhaka e Kramer, oltre che a una difesa solida (la seconda migliore dopo quella del Bayern) e degli abili contropiedisti, tant'è che una reale prima punta in rosa non c'è. La tattica di Favre però sembra pagare, visto che giusto due giorni fa il Gladbach è riuscito nell'impresa, e forse il termine è riduttivo, di espugnare l'Allianz Arena proprio utilizzando questa strategia. Un po' più dietro, al quinto posto, c'è lo Schalke 04, lontano 6 punti dalla zona Champions League, ma con un futuro molto radioso, anche se è da un po' di anni ormai che la squadra di Gelsenkirchen guarda in avanti con speranza e raccoglie molto poco.
Tutto sommato però c'è chi non se la passa sicuramente meglio: i cugini del Borussia Dortmund. Tanto si è detto sulla stagione degli uomini di
Intanto c'è da salvare la stagione, e l'obiettivo per il campionato è arrivare almeno in Europa League. Le avversarie sono inferiori solo sulla carta però: l'Augsburg, sorprendente sesta classificata ad oggi, è un osso duro da affrontare per la compattezza che li contraddistingue. Allo stesso modo l'Hoffenheim, che si poggia sulle spalle di due fenomeni quali Roberto Firmino e Kevin Volland, e l'Eintracht Francoforte del capocannoniere del campionato Alex Meier, 19 reti in stagione, sono due squadre difficili da battere, viste le spiccate doti offensive che le caratterizzano, in pieno stile Bundes si potrebbe dire. E da non sottovalutare c'è il Werder Brema, che con il cambio di allenatore in corsa, con l'ucraino Skrypnyk che ha preso la panchina dopo aver guidato la difesa dal 1996 al 2004, ha ritrovato nuova verve, e la gioventù unita all'esperienza della squadra città dei musicanti potrebbe portarla di nuovo ai fasti dei tempi di Frings, Diego e Borowski.
Più in fondo, un altro paio di "nobili" decadute, la cui posizione di classifica non rispecchia affatto il potenziale della squadra: è il caso soprattutto dello Stoccarda, fanalino di coda con un bottino poverissimo di soli 23 punti. Difficile trovare motivi per cui i campioni di Germania del 2007 siano precipitati così in basso, rischiando seriamente di finire in seconda divisione, anche se una rincorsa finale alla salvezza è tutt'altro che improbabile. Discorso simile vale per l'Amburgo, squadra di qualità che ormai da diversi anni non riesce a risalire la china e rischia sempre di scendere di categoria. Giocatori come Van Der Vaart, Lasogga, Behrami non sono sufficienti: è il gioco che è carente, e i soli 16 gol fatti lo dimostrano.
A giocarsi la salvezza ci sono anche le neopromosse Colonia e Paderborn: se i primi stanno conducendo una stagione dignitosa e sono abbastanza lontani dalla zona calda, anche se è difficile parlare di salvezza sicura, i secondi hanno avuto un crollo nella seconda parte dell'annata, dopo essere partiti alla grande, soprattutto grazie all'entusiasmo di una piazza che per la prima volta ha visto la squadra giocare in Bundesliga. Dal punto di vista qualitativo, le due squadre sono probabilmente le peggiori, ma la difesa solida sta salvando il Colonia. Obiettivo salvezza complicatissimo anche per il Friburgo, che non riesce proprio a decollare e dopo l'exploit del 2013 potrebbe dover rinunciare al privilegio di disputare il massimo campionato tedesco. Restano invischiate anche Mainz, Hertha Berlino e Hannover, anche se sembra difficile che una di queste retroceda, soprattutto per un discorso qualitativo. Una cosa è certa: la lotta per la salvezza è sicuramente la più divertente e aperta del campionato, perchè per il resto, in alto, c'è molto poco da dire.