Se il derby di Madrid aveva dato l'impressione che la Liga era tutt'altro che chiusa, oggi possiamo dire che non solo quell'impressione era giusta, ma anche che probabilmente la favorita è un'altra. Perchè ieri sera il Real Madrid è inciampato al San Mames, perdendo per 1-0, e dando la possibilità al Barcellona di sorpassarlo, visti i due punti che dividevano le squadre. Un'occasione troppo ghiotta per essere sciupata, e che è divenuta realtà con il 6-1 che i blaugrana hanno rifilato al povero Rayo Vallecano, crollato letteralmente di fronte allo strapotere offensivo dei padroni di casa. Già le motivazioni erano alte, se ci mettiamo pure che era l'occasione buona per sorpassare i rivali Blancos, beh, il piatto è servito.
Un Barcellona che non conta su Neymar e Busquets, sostituiti da Mathieu, con Mascherano avanzato sulla linea dei centrocampisti, e da Pedro, mentre il Rayo, reduce dalla vittoria casalinga per 4-2 contro il Levante, sceglie un 4-2-3-1 piuttosto spregiudicato. Scelta che non paga, visto che passano solo 5 minuti prima che Luis Suarez buchi Alvarez per la prima volta, partendo da posizione regolare su assist di Xavi. Un primo tempo in cui il Rayo però non vuole mollare, e prova a mettere in difficoltà la difesa, sfruttando l'ottimo piede di Trashorras e il periodo magico di Bueno, che una settimana fa ha segnato 4 gol in soli 15 minuti di gioco. La squadra di Luis Enrique tiene bene però, non sbanda, ma non riesce a rimpolpare il suo vantaggio nel primo tempo.
Bisogna attendere la ripresa per la goleada: al 49' è Piquè a trovarsi la palla tra i piedi dopo un palo, e a pochi metri dalla porta non sbaglia, concludendo una confusa azione da calcio d'angolo. Al 56' si completa la disfatta, o meglio, si gettano le basi: Tito si prende il secondo giallo, quindi rosso, per una trattenuta in area, e Messi realizza il calcio di rigore al secondo tentativo, dopo che il primo era stato parato da Alvarez, ma durante il quale era avvenuta un'invasione in area da parte dei giocatori ospiti. La Pulce non si ferma però: al 63' sfrutta una corta respinta per appoggiare in porta il quarto gol, e cinque minuti dopo firma la tripletta dopo aver saltato due avversari e anche Alvarez, concludendo una bella azione corale sviluppatasi sulla sinistra. Scatto d'orgoglio Vallecano a 10 minuti dalla fine, con complicità della difesa: Bueno si trova in area per concludere a tu-per-tu con Bravo, Dani Alves lo stende guadagnandosi un rosso inutile. Dal dischetto lo stesso numero 23 realizza la rete del 5-1. Chiude il set colui che l'aveva aperto, nel primo dei tre minuti di recupero: Suarez si butta su un passaggio geniale di Messi e fredda ancora una volta il povero Alvarez. Obiettivo raggiunto: la Liga ora ha un nuovo padrone.