Partita fantastica al Santiago Bernabeu tra Real Madrid e Villarreal, caratterizzata da un gioco brillante e propositivo, espressione massima di un campionato come quello della Liga che è sempre più spettacolare ed incerto. Villarreal appunto, che è riuscito nell'impresa di fermare i campioni d'europa e del mondo, disputando una partita perfetta, senza molti titolari lasciati riposare in panchina dopo le fatiche di coppa. Cristiano Ronaldo non è bastato al Real, che perde una grossa occasione per ristabilire le distanze dal Barça che ora torna a farsi vedere negli specchietti dei blancos a soli due punti di distanza, con il Clasico che si avvicina sempre più, e che si presenta come il vero spartiacque di un campionato sempre più bello, affascinante ed incerto.

Ancelotti senza impegni infrasettimanli sceglie il miglior undici possibile, confermando la squadra che una settimana fa ha battuto per 2-0 sia l'Elche che lo Schalke 04 in Champions League. Lucas Silva viene confermato titolare dopo le buone impressioni destate nei suoi primi due mesi in blanco, con Isco confermato e coccolato in conferenza da Ancelotti ad illuminare per il tridente delle meraviglie, Bale, Benzema e Cristiano. Molto più discutili ed elaborate le scelte di Marcelino che è necessariamente costretto a far rifiatare molti titolari dopo le fatiche di Salisburgo in Europa League. Il tecnico dei gialli decide di lasciar fuori la stella Vietto, Uche, Musacchio e Victor Ruiz, ridisegnando il proprio undici iniziale formato dalle novità Bailly e Dorado in difesa, Sergio Marcos e Pina a centrocampo, con Gerard Moreno e Giovani Dos Santos a formare la coppia offensiva.

La partita si rivela sin delle prime battute piacevole e divertente, grazie all'atteggiamento per nulla rinunciatario di un Villarreal per niente intimorito dall'avversario, e dal contesto di gioco. I blancos hanno il controllo del gioco, ma non pungono la rimaneggiata difesa amarilla, che al contrario si fa pericolosa in azioni di rimessa, dove gli strappi Moi Gomez e di Joel Campbell creano scompiglio nella retroguardia di capitan Iker Casillas. Il primo pericolo serio, infatti, lo porta a referto il Villarreal, che al 12' minuto sfiora per ben due volte nel giro di dieci secondi il vantaggio. Prima è Gerard Moreno che si ritrova quasi per caso il pallone davanti a Casillas, che chiude alla grande lo specchio di porta, poi sulla respinta è Moi Gomez che colpisce a colpo sicuro, ma senza fare i conti con Dani Carvajal che in modo provvidenziale devia il pallone destinato alla rete. Il doppio spavento non scuote più di tanto il Madrid, capace di calciare solo con Lucas Silva dalla distanza nella prima mezz'ora di gioco. Il Villarreal tiene bene il campo, il match rimane piacevole ed intenso con una qualità di gioco che non dispiace neanche all'esigente pubblico madridista. Madrid che nella porzione centrale di tempo aumenta i giri del proprio motore, creando una doppia ghiotta occasione, sempre di testa, prima con Gateth Bale, poi con Varane, che da calcio d'angolo svetta in area, sfiorando per centimetri il palo alla sinistra di Asenjo. Real che avvicina il vantaggio anche al minuto 42', ancora una volta con Bale, che prova un cross dal vertice destro dell'area di rigore, cross che però si trasforma in tiro, che finisce quasi per beffare Asenjo, salvato dalla parte superiore della traversa. La prima frazione si chiude con un sostanziale equilibro non solo nel risultato, ma anche nella produzione di gioco, ottima da parte di entrambe le squadre, seppur con le dovute proporzioni.

La ripresa si apre con il primo vero segnale della serata di CR7, che spara un diagonale radente l'erba sul quale Asenjo ha qualche difficoltà stilistica, anche se riesce a salvarsi con l'aiuto di Dorado. Il Real comunque appare più deciso e in partita rispetto al primo tempo, ed infatti, dopo soli cinque minuti, sugli sviluppi di un cross di pennellato dalla corsia destra, Ronaldo viene placcato in modo vistoso ed irregolare da Bailly, che concede calcio di rigore indiscutibile ai blancos, trasformato con freddezza glaciale da Cristiano Ronaldo al suo gol 30 in Liga. Vantaggio meritato per il Real, che cerca subito di legittimare il risultato, sfruttando la velocità di Bale, abile a servire Cristiano Ronaldo che a tu per tu con Asenjo si lascia però ipnotizzare dal portiere spagnolo dei gialli. Marcelino, ora capisce che è il momento di far scendere in campo i suoi gioielli e così in fretta e furia richiama Manu Trigueros, e soprattutto il gioiello Luciano Lucky Vietto, autore di una stagione scintillante al suo primo anno in Europa. L'ingresso dei due gialli, provoca uno scossone quasi inatteso per velocità e qualità al match. La prima azione nella quale vengono coinvolti i due porta infatti al gol del pareggio. Vietto parte tra le linee, riceve palla, porta a spasso Kroos, scambia con Giovani che restituisce il pallone a Vietto, che scarica a sua volta per Gered Moreno che dai sedici metri non ci pensa su, calcia con forza e precisione, e trova l'angolino basso dove Casillas non può arrivare. 1-1 al Bernabeu. Il Real Madrid non ci sta, si ribella al risultato, aggrappandosi a Cristiano, capace di presentarsi ancora una volta di fronte ad Asenjo che blocca con le gambe un pallone destinato alla rete. Ronaldo non si arrende, e dopo la grande occasione avuta, sugli sviluppi di un cross pennellato alla perfezione da Bale, trova un imperioso stacco di testa sul quale Asenjo si supera, compiendo un grandissimo intervento a mano aperta. Il match già ad alto tasso di spettacolarità ed intensità, si apre ancor di più a causa della crescente stanchezza nelle gambe dei 22 protagonisti, che si allungano sil prato del Bernabeu che incomincia a farsi sempre più largo. A beneficiare di questi spazi, e però il Villarreal che si avvicina clamorosamente al gol del 2-1 grazie alla spizzatta di Vietto sulla quale Casillas si supera compiendo un intervento degno del suo nome. Il match però è divertentissimo e sembra non finir mai, gli ultimi assalti sono tutti di marca Madridista, che sforia il vantaggio a causa del tentativo di autogol di Costa che in spaccata va in anticipo su Ronaldo, ma che costringe Asenjo all'ennesimo intervento superlativo del suo match, salvando ancor una volta la sua porta. Il tempo di recupero sembra interminabile per il Villarreal che però si chiude per bene, soffre i palloni aerei, e porta a casa dopo 93 minuti di calcio puro e bellissimo un gran pareggio sul campo del Real Madrid.

I blancos dunque frenano e vedono dimezzarsi il proprio vantaggio nei confronti del Barça, da quattro a due punti. Il Villarreal si conferma squadra divertente, ma allo stesso tempo molto organizzata e disciplinata, merito soprattutto di Marcelino capace di dare un gioco ed un'anima a una squadra, che non si pone limiti, ne in Liga, ne in Europa.