Dopo gli addii alle Nazionali di Philip Lahm e di Steven Gerrard, ecco che anche Xavi, deluso dall'ultimo Mondiale della Roja, lascia: "Ringrazio tutta la Federazione spagnola, è stato meraviglioso giocare per il mio paese così tanti anni e raggiungere successi incredibili. Sono molto orgoglioso di quanto fatto e auguro alla squadra il meglio. Già dopo Euro 2012 volevo lasciare, ma Del Bosque mi ha convinto a rimanere per altri due anni. Ora il mio viaggio con la Spagna è finito, ma sappiate che da oggi avrete un tifoso in più".
Del Bosque, attuale c.t. spagnolo, saluta così il centrocampista del Barcellona: "Voglio rendere omaggio a un giocatore fantastico. Perdiamo un calciatore unico, sarà difficile trovarne uno uguale. È stato uno dei nostri punti di riferimento nello spogliatoio in questi sei anni, un calciatore che abbiamo apprezzato a livello umano e tecnico. È stato un elemento chiave per lo stile di gioco che ha regalato tanti successi alla nazionale e ci mancherà tanto, dentro e fuori dal campo".
Xavi con la Roja vinto il Mondiale 2010, gli Europei 2008 e 2012, l'argento olimpico a Sydney 2000 e con la Rojita (U20) ha vinto un Mondiale nel 1999. E' il secondo giocatore con più presenze (Casillas il primo con 156), 133, ed ha segnato 13 reti in 14 anni.
Infine, queste le parole del giocatore: "Vedere da bordocampo una partita determinante come quella contro l'Atletico al Camp Nou (ultima giornata di Liga, finita 1-1 e titolo ai colchoneros) è stata una grandissima delusione, difficile da digerire. E' stato lì che ho deciso, un po' precipitosamente, che era meglio chiudere la mia esperienza al Barcellona. Poi però sono andato in vacanza, ho parlato con Zubizarreta e Luis Enrique e mi hanno fatto capire che posso essere ancora importante e utile. Quella di rimanere al Barcellona è una scelta puramente tecnica, non è né una scelta economica o dettata da mancanza di alternative. Nessuno mi ha detto che avrò un ruolo diverso o secondario, riparto da zero come tutti, dovrò dimostrare all'allenatore che merito un posto. Luis parla molto chiaro e mi piace, ho buone sensazioni. Si vedrà uno Xavi che darà tutto per la squadra, che mette la squadra davanti a tutto. Spero che la gente capisca che il mio stato d'animo, quando volevo andare via, non era quello che ho ora".