La Decima. E no, non stiamo parlando dell'ossessione-sogno del Real Madrid bensì del numero di Liga vinte dall'Atletico. Grazie al pareggio conquistato al Camp Nou, la squadra di Simeone, si aggiudica con assoluto merito il titolo di più forti di Spagna 2014.
“Abbiamo lottato tutto l'anno, è stato un anno impressionante da parte nostra. Il calcio ha fatto giustizia”. Ha detto l'eroe della partita Godin subito dopo la partita. “Questo è un Atletico storico. Sentiamo questa maglia nostra. Lo ricorderemo per sempre” aggiunge il compagno di reparto Juanfran. Continua Gabi, il capitano: “Credo che la squadra abbia meritato oggi il titolo, era inimmaginabile all'inizio della stagione una gioia del genere. Abbiamo sempre creduto a questa vittoria, questo successo. Titolo meritato. E' un orgoglio per me appartenere a questa squadra. Era importante vincere e ce l'abbiamo fatta ma da lunedì penseremo alla Champions”. C'è spazio anche per Filipe Luis: “E' stato uno stress tremendo nelle ultime due settimane, la squadra era molto ansiosa di vincere. Partita molto difficile, una delle squadre più forti al mondo secondo me. Sapevamo che potevamo avere le nostre chances fino alla fine.”, sugli infortuni di Diego Costa e Arda Turan (in forte dubbio per la finale di Champions); “E' stata una stagione lunga e faticosa per tutti”.
Le amare parole di Iniesta a fine partita: “Congratulazioni all'Atletico. E' giustamente campione. Siamo caduti. Avevamo opportunità di vincerla, alla fine. Hanno giocato meglio e non c'è nulla da aggiungere. Siamo delusi per aver perso la Liga all'ultima partita”, poi una frase mistica e pesante “E' finita la stagione e sono finite molte cose”. Bandiera bianca da parte di don Andrés che fa intendere tra le righe che il ciclo del glorioso Barcellona è ormai giunto al termine.
Parla infine il vero protagonista di questa stagione, colui che ha compiuto il miracolo, uno dei motivatori migliori al mondo, Diego Simeone: “E' tutto grandioso, non ci sono altre parole. Enorme, un'allegria che non si può spiegare.”. Ringraziamenti: “Devo ringraziare tutti i giocatori e i tifosi che hanno creduto in noi come Miguel Ángel (Gil), Enrique (Cerezo) e Luis (Aragonés). Spero di non dimenticare nessuno”. “Uscire campioni da Barcellona è incredibile”. Analizza la partita: “Abbiamo fatto un secondo tempo straordinario. La squadra ha risposto bene, con umiltà sul campo. Non abbiamo giocato male. La seconda parte è stata davvero spettacolare.” “Nello spogliatoio ho detto loro cosa avevo visto nel primo tempo, in partita. Secondo me stavano giocando bene ma sapevamo che dovevamo giocare altri minuti ancora, epici, con un solo cambio a disposizione. Gli ho detto che potevamo farcela, approfittare delle loro distrazioni. Da quel momento abbiamo giocato meglio”. Spazio alle emozioni: “E' una sensazione rara per me. Penso alla gente che non è potuta venire allo stadio, che voleva festeggiare con noi. Gente che è stata attorno a noi sempre, che ci ha sempre aiuto. Penso a loro”.
E poi sorride il Cholo perchè sa che dopo 38 battaglie, dopo 18 anni, è lui a prendersi la corona di Spagna, è lui ad andare a festeggiare e sfilare per le strade di Madrid, è lui a violare il Camp Nou. Inaspettatamente, lui.