Il filo diretto che collega Florentino Perez a Carlo Ancelotti diventa ancora piú importante nella settimana in cui il tecnico italiano affronta il primo Clásico da allenatore del Real Madrid. Sabato alle 18:00 Ancelotti vivrá per la prima volta una partita di cui è sempre stato un ammiratore: “Negli ultimi tre anni non me ne sono perso uno” ha detto” Feci l’abbonamento alla pay tv apposta. Domani finalmente lo vivró in diretta”.
Per una volta nella conferenza stampa della vigilia non si à parlato della staffetta in porta tra Diego Lopez e Casillas. Ma non poteva non esserci una domanda su Bale, che anche contro la Juve ha iniziato in panchina: “Bale è pronto per giocare. Lo sa lui e lo so anch’io. Sono sicuro che vedremo il miglior Bale”. La sensazione è che il gallese giocherà dall’inizio e che Ancelotti lo abbia risparmiato in queste prime settimane proprio per la partitissima.
Perez sogna un Real Madrid che vince al Camp Nou divertendo. E Ancelotti sa che questa è la sua missione: “Dovremo giocare con coraggio e personalità. Non dobbiamo andare lì a difenderci, dovremo cercare di giocare il nostro calcio”. Sulla formazione nessun anticipo: “Decideró dopo l’allenamento, la colpa è del capo ufficio stampa che ha programmato la conferenza cosí presto” ha detto Ancelotti ironico. Un’anticipazione però l’ha data; in attacco sarà ancora Benzema il titolare: “Morata è in migliori condizioni fisiche, ma Benzema ha fatto un buon lavoro difensivo contro la Juve e con il Barça abbiamo bisogno di esperienza e qualità”.
Una squadra che vada al Camp Nou per fare la partita, questo vuole Ancelotti e tutto il madridismo: “Dobbiamo cercare di creare buone combinazioni: l’obiettivo non è giocare in contropiede, ma se si presenta l’opportunità, perché no?”. Il centrocampo visto con la Juve potrebbe riproporsi anche con i catalani: “Khedira, Illaramendi e Modric hanno dato molto equilibrio alla squadra nelle ultime partite” ha detto Ancelotti, propenso nelle ultime uscite a lasciare Isco in panchina dopo averlo utilizzato spesso nelle prime partite di Liga.
Con la solita cavalleria ha elogiato il Barcellona e il suo allenatore: “La filosofia di gioco è la stessa delgi ultimi anni e adesso hanno Neymar che ha aumentato la qualità in attacco. Non conosco bene Martino, ma allenare il Barcellona non è facile. Credo stia facendo un ottimo lavoro”. Ma chi è il favorito per questo Clàsico? “Tutti pensano che sia favorito il Barcellona, e a noi va bene così”.