Non poteva cominciare meglio la Liga 2013/2014 per il Barça. Ma soprattutto non poteva cominciare meglio l'avventura di El Tata Martino, fortemente voluto sulla panca blaugrana da Leo Messi e famiglia dopo l'addio forzato causa malattia di Tito Vilanova. Un 7-0 che non lascia possibilità di replica, maturato in gran parte nel primo tempo, chiuso sul 6-0. A Martino bastano 45 minuti per fare meglio dei suoi predecessori, Guardiola e Vilanova, che all'esordio in campionato avevano vinto "solo" 5-0 e 5-1 rispettivamente. Sugli scudi Messi e Pedro autori di una doppietta. Neymar parte dalla panchina e gioca una mezz'oretta in cui non riesce a mettere la sua firma sul tabellino marcatori.

Wimbledon - Martino lascia in panchina Iniesta e Neymar, mentre lancia dal primo minuto Messi. L'aria di Liga deve aver fatto bene alla Pulce, che si lascia alle spalle l'affaticamento muscolare che lo ha costretto a saltare la nazionale e torna a zompettare allegramente sull'erba amica del Camp Nou. Accanto al El Diez giostrano Sanchez e Pedro, mentre al posto del mago della Mancia gioca Fabregas. Saranno proprio loro i protagonisti della partita. Non c'è nemmeno il tempo per gli spettatori (73812 i seggiolini del camp Nou occupati per la prima stagionale) di finire di cantare l'inno che i bluagrana sono già avanti. Triangolazione magica fra Xavi, Fabregas e Sanchez, con il cileno che a porta vuota deve solo spingere la palla in rete. E' linizio della festa per il popolo blaugrana, dell'incubo per Navas e i suoi compagni del Levante. 
Messi e soci infatti spingono a ritmi infernali e pressano altissimo, togliendo ossigeno e idee ai giocatori valenciani. Al minuto undici è Xavi a sprecare da buona posizione al termine della solita azione da playstation; ma basta aspettare un giro di lancette per vedere Leo timbrare per la prima volta il cartellino e fare 2-0. Altri dieci minuti e il passivo per il Levante aumenta ancora: Messi ruba ossigeno e palla a uno scriteriato difensore ospite, poi da il via a una combinazione a velocità della luce con il solito Fabregas e Dani Alves che alla fine della licenza non perdona e insacca. 3-0!
Ma, come era solito dire il buon Corrado Mantoni, non finisce qua: apertura laserguidata di Messi per Pedro che ha tutto il tempo di mirare e impallinare navas sul palo più lontano. Prima della conclusione dei 45 regolamentari c'è ancora spazio perchè il Barça assesti altri due cazzottoni: dapprima è Messi su rigore, propiziato da un fallo da gonzo di Pedro Lopez su Adriano, dopodichè è Xavi a toccare quanto basta una scucchiaiata magistrale di un ispiratissimo Cesc. 6-0 alla fine dei primi 46 minuti - si perchè l'arbitro infligge anche la pena supplementare di un minuto di recupero alla demoralizzata truppa di Caparròs-   con il Camp Nou che sembra essere diventato d'improvviso una propaggine di Wimbledon. 

Momento Neymar - Il secondo tempo riprende sulla falsa riga del primo. I catalani scendono in campo con la stessa ferocia e determinazione della prima frazione, come se il punteggio fosse ancora fermo sullo 0-0. Pressing altissimo, occasioni da gol a pioggia. Come al minuto 53, quando un altro magistrale cucchiaio di Fabregas mette Messi a tu per tu con Navas. Il tentativo di pallonetto della Pulce è però preda del portiere del Levante. Al 58 ci prova Pedro, il cui tiro da fuori area è sporcato in angolo. E poi, ancora, a cercare la via del gol ci prova Adriano Correia, ma i suoi due tiri sono respinti da Navas, che non ci sta a concedere ulteriore gloria agli avversari. In tutto questo, c'è anche il tempo per l'esordio di Neymar, che avviene al minuto 63, al posto di un applauditissimo Sanchez. Combina poco però l'asso brasiliano: un calcione di benvenuto rimediato dopo una trentina di secondi e un giallo a fine partita. La sua partita in coppia con Messi dura la miseria di sei minuti, prima che proprio l'argentino lasci il posto a Iniesta. Mercoledì c'è la Supercoppa di Spagna contro l'Atletico Madrid dell'ex Villa ed è bene risparmiare energie preziose. Chi invece non si risparmia è Pedro, che viene premiato con la sua doppietta personale. Sciagurato in questo caso Rodas, che si inventa un retropassaggio no look a ridosso dell'area di rigore sevendo perfettamente... Fabregas! Il quale ha buon gioco a dare a Pedro la palla del 7-0. Il già citato giallo di Neymar, arrivato per fallo su Juanfran, è l'ultima cartolina della partita. Il BArcellona ha già mandato sette squilli agli avversari, la palla passa ora al Real Madrid di Ancelotti.