Il Sei Nazioni azzurro non è partito come ci si aspettava e la brutta sconfitta - soprattutto sul piano del gioco e del territorio - contro la Scozia ha insinuato più di qualche dubbio nella testa di chi credeva nel lavoro di Conor O'Shea. Starà a lui e ai suoi ragazzi dimostrare che la partitaccia di Edimburgo è stata soltanto un incidente di percorso, ma l'avversario che l'Italia si troverà davanti domani è tutt'altro che agevole: il Galles di Gatland vuole confermare il terzo posto nel ranking mondiale e ha nella testa l'idea di provare a vincere il torneo, dopo che la sconfitta dell'Irlanda ha spalancato le porte alle ambizioni di tutte le altre nazionali.
I gallesi vengono all'Olimpico con la volontà di portare a casa il bottino pieno e continuare la propria corsa al Sei Nazioni, con un occhio al match e uno al turnover. Sono tanti infatti i cambiamenti che Gatland ha operato rispetto alla prima giornata, forse dando per scontato che i suoi risolveranno facilmente la pratica di fronte a un'Italia che però nei momenti peggiori sa esaltarsi e tirare fuori energie e qualità inaspettate. Certo è che i nostri avversari appaiono mostruosamente forti anche imbottiti di riserve, mentre l'Italia dovrà ancora una volta far fronte alle numerosissime assenze e provare ad inventarsi qualcosa per cambiare l'inerzia della partita.
"Come si batte il Galles?" potrebbe essere la domanda da un milione di euro per un noto quiz a premi. Le 10 vittorie consecutive degli uomini di Gatland fanno paura, soprattutto per la costanza di rendimento dimostrata nel 2018 e che rappresenta il vero salto di qualità fatto negli ultimi anni dai gallesi. Dall'altra parte, la partita di Parigi di Venerdì scorso - nonostante la vittoria - non ha visto prevalere una squadra così entusiasmante. La Francia, come da copione, se l'è cantata e se l'è suonata da sola, con un primo tempo spettacolare e una ripresa dove ha clamorosamente buttato alle ortiche il vantaggio di 16-0 dei primi 40', con due delle tre mete segnate dal Galles praticamente regalate dai francesi stessi.
La non eccezionale prestazione della mediana gallese a Parigi potrebbe essere la falla sulla quale gli azzurri possono costruire la propria partita: l'Italia ha sofferto principalmente il ritmo infernale impostato dalla Scozia per oltre un'ora, proprio grazie al grande lavoro di Laidlaw e Russell che smistavano palloni a velocità folle. D'altro canto, gli azzurri hanno dimostrato di poter fare ottime cose quando le partite girano su ritmi buoni ma non eccessivi, come contro Georgia, Giappone e buona parte del match contro l'Australia. Se gli uomini di O'Shea riuscissero a rallentare il più possibile il lavoro di Aled Davies e Biggard (non propriamente una passeggiata) per poi difendere in modalità trincea come visto ad Edimburgo, le cose potrebbero anche farsi interessanti. Il Galles viene all'Olimpico per vincere con annesso bonus e allo stesso tempo far riposare alcuni uomini chiave: il rischio che sottovalutino l'impegno è alto, e se gli azzurri dovessero risvegliare qualche tarlo nella mente degli avversari la partita potrebbe volgere su scenari inaspettati.
Quello che però l'Italia deve mettere a posto è l'attacco, affetto ormai da una sterilità quasi cronica e capace di proporre qualcosa soltanto con - rare - fiammate individuali. I principali cambiamenti arrivano infatti nel reparto dei trequarti, con Padovani titolare all'ala e Campagnaro che torna al centro affiancato da Luca Morisi, mentre in mediana l'infortunio di Tebaldi conferma Palazzani dal primo minuto, con il recuperato Gori in panchina. Un solo cambio invece tra gli avanti, con Quaglio che sostituisce in prima linea il febbricitante Lovotti. Interessante vedere invece i giocatori a disposizione, soprattutto perché potrebbe finalmente essere della partita Marco Barbini, che sta lentamente conquistando la fiducia del CT azzurro dopo tante belle prestazioni e tante polemiche sulle sue mancate chiamate. Per il resto la panchina sarà uguale a quella di Edimburgo, anche se l'assenza di Lovotti poteva far pensare ad un impiego di Traoré dall'inizio: il pilone Benetton però ha spesso dato il meglio di se subentrando a partita in corso, e probabilmente l'idea dello staff azzurro è proprio quella di giocarsi un uomo dal forte impatto quando le energie inizieranno a mancare.
Queste le due formazioni:
Italia - 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Edoardo Padovani, 10 Tommaso Allan, 9 Guglielmo Palazzani, 8 Sergio Parisse, 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Nicola Quaglio
In panchina: Luca Bigi, Cherif Traorè, Tiziano Pasquali, Federico Ruzza, Marco Barbini, Edoardo Gori, Ian McKinley, Tommaso Benvenuti
Galles - 15 Liam Williams, 14 Jonah Holmes, 13 Jonathan Davies, 12 Owen Watkin, 11 Josh Adams, 10 Dan Biggar, 9 Aled Davies, 8 Josh Navidi, 7 Thomas Young, 6 Aaron Wainwright, 5 Adam Beard, 4 Jake Ball, 3 Samson Lee, 2 Elliot Dee, 1 Nicky Smith
In panchina: Ryan Elias, Dillon Lewis, Alun Wyn Jones, Ross Moriarty, Gareth Davies, Gareth Anscombe, Hallam Amos
Appuntamento allora a domani pomeriggio per il match dell'Olimpico, che sarà trasmesso in diretta su Dmax con calcio d'inizio alle 17.45.