Michal Kwiatkowski mantiene la maglia rossa al termine della terza tappa, la seconda in linea della corrente Vuelta. Elia Viviani domina con autorità lo sprint, è il personaggio di riferimento in volata. La corsa a tappe spagnola propone oggi il primo reale esame altimetrico, i favoriti per la vittoria finale duellano in quota a Alcafar. Sierra de la Alfaguara. I chilometri da percorrere sono 161.4, la porzione iniziale non offre particolari problemi, c'è spazio per trovare il giusto colpo di pedale.
Dopo circa 40 chilometri, l'asfalto si fa rovente, siamo alle pendici dell'Alto de la Cabra Montes, GPM di prima categoria. 15.7 chilometri, la pendenza media è del 5.9%, nel settore più impegnativo si scollina ben oltre l'8%. Qui può prendere forma l'azione di giornata, qui la fuga può costruire un tesoretto da difendere nella seguente fase. In vetta lo scenario si mantiene interessante, la pianura è sostanzialmente assente. Un rimbalzo obbliga il plotone a mantenere guardia alta, è il preludio a una trentina di chilometri con pendenza favorevole.
Abbiamo detto come la tappa trovi la sua soluzione in salita, le prime avvisaglie si riscontrano a Santa Fe. Un'ascesa regolare, 12.4 chilometri da prendere con le molle. Non ci sono strappi impossibili, ma al sesto chilometro si incontra una scossa all'11%, tra il nono e il decimo è nuovamente lotta selvaggia con la strada. Chi ha gamba può guadagnare terreno, colpire al fianco avversari a caccia della miglior condizione. Il tutto termina a un battito dal traguardo.
Kwiatkowski e Valverde sono i primi due della generale, Nairo Quintana non intende però restare nell'anonimato. Le variabili sono numerose, citiamo Uran, Simon Yates e Pinot. Il via alle 13.19, diretta su Eurosport 1.