Il Tour, come da tradizione, tramonta a Parigi, è il giorno dell'incoronazione di Geraint Thomas. Mutazione completa, il fuoriclasse del Team Sky è ora corridore fatto e finito per i grandi giri. Sul podio, con Thomas, Tom Dumoulin, battuto come al Giro ma straordinario per continuità, e Chris Froome, detronizzato dal compagno di squadra. Un secondo tra i due, a favore dell'olandese, nella crono di ieri, decisiva per rispedire Primoz Roglic fuori dal podio. Quest'oggi passerella all'interno di un circuito, 116 chilometri per rivivere tre settimane ad alta tensione. Si parte da Houilles nel tardo pomeriggio - 16.15 - epilogo sui Campi Elisi.
Non è presente all'interno del percorso alcuna difficoltà altimetrica, c'è spazio quindi per i velocisti. Pochi quelli in grado di reggere l'urto con Alpi e Pirenei, comanda Demare. Il suo colpo di pedale è ancora vibrante, è il favorito. Alla sua ruota Kristoff, poi l'interrogativo Sagan. Pesa il ruzzolone dei giorni scorsi, la condizione ottimale è sbiadito ricordo. Si entra a Parigi al chilometro 54, il circuito è da ripetere 8 volte e misura 7.5 chilometri. Un traguardo volante è fissato al chilometro 76, puntello per accendere una tappa dall'andamento evidentemente scritto. Difficile sorprendere il plotone con questo tracciato, difficile concretizzare una fuga nel giorno di chiusura. Troppi interessi in ballo, troppo ghiotta l'occasione per lasciare segno tangibile all'ultimo respiro.
Diretta su Rai3 e Eurosport, il percorso: