Nairo Quintana si toglie gli occhialini, procede a passo spedito verso la vetta. Rinasce al tramonto del Tour, doma una tappa breve ma selvaggia. Dietro, Geraint Thomas sigilla la maglia gialla, controlla Dumoulin e allunga nella generale, complice il crollo di Chris Froome, ora lontano e costretto a difendere il podio. Prima delle ultime fatiche, una tornata di ristoro, tornano a prendere possesso della scena i velocisti. Pochi sono ancora presenti in gruppo, la chance è quindi ghiotta. Demare e Kristoff sono a caccia di un acuto, Degenkolb - una vittoria e diversi piazzamenti - è il terzo incomodo. Colbrelli la freccia tricolore, senza dimenticare Sagan, fiaccato da una brutta caduta e da valutare. 

La tappa n.18 parte da Trie-Sur-Baise, i chilometri da percorrere sono 171. Si arriva a Pau, due i GPM dislocati lungo il percorso. La Cote de Madiran - km53.5 - spezza la monotonia di corsa, fornisce un appiglio ad eventuali attaccanti. 1.2 chilometri, pendenza media del 7%. Il traguardo volante di Aurensan è posto poco dopo, apre alla seconda porzione. Il disegno non è lineare, ci sono diversi saliscendi da interpretare con attenzione. Rischia di essere decisiva la Cote d'Anos. 2.1 chilometri, 4.6% di pendenza media. Mancano 19 chilometri al termine, scollinare con un gruzzoletto di secondi può risultare fondamentale. 

Dopo Morlaas, picchiata e finale pianeggiante, ampio spazio per organizzare lo sprint, per costruire un treno vincente. Il via alle 14, diretta come di consueto su Rai3 ed Eurosport. 

L'attuale classifica generale