A Carcassone è il giorno buono per la fuga e a finalizzare l'azione del mattino ci ha pensato l'Astana, squadra che ormai ha poco da dire in ottica classifica generale e ancor meno per le volate, anche se il vincitore di oggi potrebbe fare lo scherzetto a Parigi. Ad imporsi sui ventinove compagni di fuga è Magnus Cort Nielsen, che batte Ion Izagirre (Bahrain-Merida) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), mentre il fido scudiero Valgren chiude in quarta posizione. Niente di invariato tra i big che si sono presi una giornata di riposo prima dell'ultima settimana. Geraint Thomas (Sky) resta dunque in maglia gialla inseguito da Chris Froome e Tom Dumoulin, per l'olandese sarà fondamentale la cronometro prima di Parigi.
La tappa movimentata ha certamente aiutato lo sviluppo e arrivo della fuga, tuttavia questo resta uno dei Tour in cui le iniziative del mattino hanno avuto minor esito. La riuscita alla quindicesima tappa è certamente frutto di un gruppo numeroso che ha collaborato finché è stato necessario, salvo poi far saltare ogni accordo fino al Pic De Nore, con Pozzovivo e Izagirre a far saltare il banco. Il duo Bahrain Merida, però, non riesce a staccare tutti gli uomini pericolosi e allora l'attacco buono lo lancia Mollema che si porta dietro sia Izagirre che Cort Nielsen, una sentenza di sconfitta per l'olandese - nettamente il più lento dei tre. La volata è una formalità viste le capacità del danese che, infatti, prende in testa gli ultimi duecento metri e sgasa in faccia allo spagnolo, nemmeno capace di uscirgli di scia.
Oltre alla frazione, però, c'è da segnalare un ulteriore episodio che riguarda Gianni Moscon (Sky). Dopo gli insulti razzisti a Reza, la querelle con Reichebach e la squalifica per traino al Mondiale di Bergen 2017, ora il corridore veneto può aggiungere al curriculum anche una squalifica al Tour de France. L'atleta del Team Sky è stato colto dal Var ciclistico mentre colpiva un ciclista della Fortuneo, Elie Gesbert, ed è stato quindi squalificato dalla corsa. La squadra inglese non ha ancora fatto sapere che provvedimenti prenderà a carico dell'italiano, ma le sensazioni non sono di certo buone visti i casi elencati sopra. Per quanto talentuoso, Moscon non sembra aver ancora la testa per diventare un campione di questo sport, ancor di più se si pensa che questo alterco è avvenuto al primo chilometro della tappa, quando tutti in gruppo sono ancora rilassati e i primi tentativi di fuga non sono nemmeno partiti. Al momento il veneto ha postato un messaggio di scuse tramite i profili social del Team Sky, ma è probabile che la punizione che arriverà dagli inglesi sarà molto più alta.