L'Alpe d'Huez incorona Geraint Thomas. Secondo successo in quota, maglia gialla sulle spalle. Chris Froome chiude nei pressi del compagno di squadra - la gamba è buona ma non eccezionale - alle spalle di Dumoulin e Bardet. L'olandese si conferma straordinario per carattere e lettura, può fermare il monopolio in nero. Cade e si rialza Nibali, si contorce e recupera, poi saluta il Tour - rottura di una vertebra.
Quest'oggi una piccola sosta, almeno per gli uomini di alta classifica. In attesa del secondo week-end di corsa, tappa interlocutoria da Bourg d'Oisans a Valence, 169.5 chilometri da percorrere. Il disegno strizza l'occhio alle ruote veloci sopravvissute in gruppo, non ci sono particolari problematiche altimetriche da risolvere. Dopo una partenza in discesa, il plotone affronta il primo GPM - Côte de Brie. Lunghezza ridotta - 2.4km - pendenze interessanti - 6.9% di media.
Il traguardo volante situato al chilometro 71 apre alla seconda porzione di gara. Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans, 1.5 chilometri al 4.9% di pendenza media. Una serie di saliscendi accompagna al traguardo, il gruppo ha spazio per ricucire su eventuali battistrada. Finale accomodante, attenzione però ad alcune curve da interpretare con attenzione.
La margherita dei velocisti è ridotta, contingente decimato dalle fatiche alpine. Peter Sagan, senza Gaviria e Groenewegen, fiuta l'ennesimo sigillo, alla sua ruota Kristoff e Demare, al palo nella corrente edizione. Occorre nominare anche Degenkolb e Pasqualon, piacevole sorpresa sulle strade di Francia. Il via alle 13.45, diretta Eurosport, dalle 15 su Rai3.
Il percorso