Sventola alta la bandiera irlandese sul Mur de Bretagne. Daniel Martin (Team UAE-Emirates) trionfa in grande stile nel primo arrivo in salita del Tour de France 2018 precedendo Pierre Latour (Ag2r) e Alejandro Valverde (Movistar). Grande bagarre tra i big, pagano dazio Tom Dumoulin (Sunweb) e Romain Bardet (Ag2r) sfortunati protagonisti di due forature nel finale. Resiste in maglia gialla Greg Van Avermaet (BMC).
Sole e caldo imperversano sul Tour de France ed anche oggi pochi chilometri dopo il via parte la fuga giusta: Dion Smith (Wanty Groupe-Gobert), Laurent Pichon (Fortuneo-Samsic), Fabien Grellier (Direct Energie), Damien Gaudin (Direct Energie) e Anthony Turgis (Cofidis) i volenterosi all'avventura. Il quintetto prende subito un grande vantaggio e arriva ad avere sino a sei minuti sul gruppo, ma a ridurre drasticamente il distacco ci pensa la Quickstep-Floors. La squadra di Gaviria, Alaphilippe e Gilbert prova il ventaglio a più di ottanta chilometri dal traguardo spezzando il gruppo in tre tronconi. In un primo momento restano attardati Landa, Quintana (Movistar), Guillame Martin (Wanty), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Jakub Fuglsang (Astana). Ancora più indietro Roglic (Lotto Jumbo). La squadra belga continua nel suo lavoro, ma dietro i gregari si organizzano e in un amen riportano sotto i propri capitani, l'ultimo a rientrare è proprio lo sloveno che si ricongiunge al gruppo quando al traguardo mancano settantacinque chilometri.
La corsa fila via liscia fino a venti dall'arrivo. Fuglsang accusa un problema meccanico, ma riesce a rientrare, mentre davanti Greiller prova l'avventura in solitaria. L'attacco del francese spacca la fuga, ma la sua fuga verso la vittoria viene terminata al primo passaggio sul Mur de Bretagne. Skujins (Cannondale-Drapac) si aggiudica il Gran Premio della Montagna mettendo al sicuro la sua maglia a pois, mentre Bauer (Mitchelton-Scott) prova il colpo gobbo scattando in contropiede. Il gruppo lascia fare, lo tiene a bagno maria e a cinque dalla conclusione lo riassorbe. Si arriva all'imbocco della salita finale con il gruppo ridotto e senza Romain Bardet (Ag2r) e Tom Dumoulin (Sunweb), entrambi vittime di una foratura. L'olandese terminerà la tappa con quasi un minuto di ritardo.
Davanti prova l'allungo Oss, subito rintuzzato da Porte, ma la sparata buona è di Daniel Martin. L'irlandese parte appena l'australiano si siede sulla sella e coglie tutti di sorpresa. Dieci, venti, trenta i metri guardagnati, quelli che bastano per arrivare al traguardo a braccia alzate scongiurando il rientro di Latour e Valverde, partito troppo tardi.