Sonny Colbrelli piazza la stoccata, sua la terza tappa al Giro di Svizzera, battuti mostri sacri come Gaviria e Sagan. La classifica generale non muta e segue l'ordine della cronosquadre inaugurale, con la BMC a dominare il campo. Kung veste la maglia di leader, alle sue spalle Van Avermaet, Porte - forse il favorito per il successo finale - e Van Garderen. La quarta uscita misura 189.2 chilometri e conduce la carovana da Gansingen a Gstaad. Le uniche difficoltà si riscontrano nella parte conclusiva, lì rischia di esplodere la corsa.
I primi 160 chilometri non riservano alcun quesito altimetrico. La strada presenta qualche alterazione, nulla che possa turbare la tranquillità del plotone. Probabile un attacco da lontano, con il gruppo a gestire il disavanzo dai battistrada. La BMC è formazione compatta, ha passisti in grado di reggere l'urto e mantenere all'orizzonte gli uomini in avanscoperta. Discorso diverso con l'avvento dell'erta finale. Il GPM di Saanenmöser è di seconda categoria, ma offre pendenze interessanti. L'ascesa è di 7.2 chilometri, la pendenza media è del 4.6%.
Per i velocisti il test rischia di essere eccessivamente probante, possono resistere corridori come Sagan e Matthews, in grado di tenere le ruote e poi risalire la corrente nella successiva discesa che conduce allo striscione d'arrivo - si scollina ai meno 10. Si tratta di un epilogo per finisseurs, la mente corre ad Albasini e Ulissi, senza dimenticare Wellens, Gilbert o Battaglin. Non sembra uno scenario adatto ai grandi, attenzione però a Landa, Quintana e Fuglsang.
Il via è previsto alle 12.40, diretta dalle 16 su Eurosport 2.
Il percorso