Seconda uscita alla Volta a Catalunya edizione 2018. Dopo l'approdo a Calella, sede di partenza e arrivo della prima tappa, con volata imperiale di Hodeg, la carovana si sposta a Matarò. Sono in programma 175 chilometri, con epilogo a Valls. Il disegno è piuttosto mosso, non di facile lettura. La prima parte di corsa è caratterizzata da un GPM di terza categoria, un trampolino utile per dare il là alla fuga di giornata. Dopo lo scollinamento, intorno al km15, inizia una fase interlocutoria, una serie si saliscendi pilota il plotone verso la porzione cruciale.
La strada si impenna al km110, l'acido lattico contamina l'azione, il rischio è di pagare nel frangente successivo, quando l'asfalto, verso il Coll de Lilla, rischia di farsi rovente. Il GPM di terza categoria termina ai meno 10 e presenta pendenze interessanti. Nel settore più duro si tocca il 7%, spazio quindi per una sparata. Chi ha gambe può eliminare dalla contesa i velocisti e raccogliere un gruzzoletto da difendere poi in discesa e nel pianeggiante arrivo.
Gli sprinter puri non hanno probabilmente grosse opportunità, a meno di corsa tattica, discorso diverso per i profili in grado di dare la stoccata o di reggere su ascese di breve lunghezze. Balza all'occhio il nome di Alejandro Valverde. Conosce queste strade, ha buona gamba ed esperienza da vendere.
Il via è fissato alle 13.10, la diretta è come di consueto su Eurosport.
Il percorso