Prenderà il via martedì 13 febbraio, per concludersi il sabato successivo, l'edizione 2018 del Tour of Oman, che prosegue idealmente il Dubai Tour come corsa che si disputa nel deserto degli Emirati. Rispetto all'appuntamento di Dubai, il Tour of Oman si caratterizza per essere una prova più dura, che dura sei giorni e che non è solo appannaggio dei velocisti. Anzi, da quest'anno il percorso prevede più salita, con diversi protagonisti tra gli scalatori al via: ci sarà Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), dopo il debutto a Dubai, ma anche il giovane colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), oltre al portoghese Rui Costa e a Diego Ulissi del Team UAE Emirates. Prevista la partecipazione del belga Greg Van Avermaet della BMC. Tra i velocisti, spazio a Mark Cavendish (Dimension Data), ad Alexander Kristoff (UAE Emirates), Magnus Cort Nielsen (Astana), Nacer Bouhanni (Cofidis), e a tanti italiani come Giacomo Nizzolo (Cofidis), Riccardo Minali (Astana) e Roberto Ferrari (UAE Emirates). Questo il percorso completo.
1^ tappa (martedì 13 febbraio). Nizwa - Sultan Qaboos University (162.5km). Inizio con una frazione per velocisti, che prevede però diversi saliscendi nei primi 70 chilometri di corsa. Poi discesa e pianura fino al traguardo.
2^ tappa (mercoledì 14 febbraio). Sultan Qaboos University - Al Bustan (167.5km). Quattro gran premi della montagna posti sul percorso, per una tappa mossa che si addice ai colpi di mano. La salita più dura è quello di Jabal Street, ma il trampolino di lancio è in cima ad Al Jissah, a cinque chilometri dalla conclusione.
3^ tappa (giovedì 15 febbraio). German University of Technology – Wadi Dayqah Dam (179.5 km). Altra giornata di difficile interptretazione, con un percorso nuovamente vallonato. In avvio la salita di Al Jabal, poi falsopiano fino a Quriyat, infine ultimo strappo a Wadi Dayqah (rampa finale di 800 metri al 10%).
4^ tappa (venerdì 16 febbraio). Yiti – Ministry of Tourism (117.5 km). Tappa per scalatori, che si deciderà sulla triplice ascesa della salita di Jabal Street (Bousher Al Amerat), lunga 3.4 km per una pendenza media dell'8.8%. Dall'ultimo scollinamento mancheranno poco meno di quattordici chilometri alla conclusione.
5^ tappa (sabato 17 febbraio). Samail – Green Mountain (152 km). Unico vero arrivo in quota del Tour of Oman, sulla Green Mountain: è la tappa regina, che si deciderà sui 5.7 chilometri dell'ascesa conclusiva, che ha una pendenza media del 10.5%.
6^ tappa (domenica 18 febbraio). Al Mouj Muscat – Matrah Corniche (135.5 km). Si chiude con una frazione per velocisti: nonostante un paio di salite poco dopo metà corsa, l'arrivo si preannuncia perfetto per una volata a ranghi compatti.