Sarà una squadra a tre punte, la nuova Movistar del direttore sportivo Eusebio Unzue, che dal 2018 aggiungerà anche Mikel Landa ai due capitani già presenti, il veterano Alejandro Valverde e il colombiano Nairo Quintana. L'ingaggio di Landa, che a fine stagione ha salutato il Team Sky di Chris Froome, costituisce la mossa più intrigante dell'intero ciclomercato autunnale, spiegata da Unzue con la motivazione di voler fare dello scalatore basco l'uomo copertina della nuova Spagna su due ruote. 

"Pensiamo che il meglio per Landa debba ancora venire - le parole del direttore sportivo della Movistar, riportate da cyclingnews.com - è un grande corridore, ma i suoi risultati sono migliorati solo nel 2017, anno in cui è scattato e cambiato qualcosa. Ha avuto maggiore continuità ed è molto migliorato a cronometro: tutte cose che ha dimostrato nel corso della stagione, estremamente importanti. Per di più, ha l'eta ideale per competere nelle grandi corse a tappe". Landa nuovo Valverde? Unzue parla di progetto a medio-lungo termine: "Alejandro sembra essere immarcescibile, ma in questo momento non sappiamo fino a quando potrà durare. D'altronde abbiamo anche altri corridori giovani che stanno crescendo. Mikel è l'uomo che diventerà il portabandiera del ciclismo spagnolo per gli anni a venire". Ma come affrontare un anno intero con tre punte e obiettivi che potrebbero coincidere?: "La stagione è lunghissima, ci sono tantissimi obiettivi da perseguire. Siamo fortunati ad avere tre capitani perchè in questo modo, se qualcosa dovesse andare storto, avremmo comunque le spalle coperte. Tutto ciò ci rende più tranquilli. Arrivo di Landa inatteso per Quintana? E' normale, come si fa a immaginare che Nairo non pensi di essere il leader di questa squadra quando negli ultimi cinque anni è sempre salito su almeno un podio di un grande giro? Ma, allo stesso tempo, anche ciò che ha detto recentemente Mikel ha una sua logica: dopo gli ultimi tre anni, è naturale che pensi di avere il diritto di essere il capitano. Ne siamo tutti convinti, perchè ha aggiunto continuità alle qualità che già possedeva"

"Ha disputato un Giro d'Italia spettacolare nel 2015, poi le cose sono andate un po' storte nel 2016, ma nel 2017 è tornato a grandi livelli e ha consolidato la sua posizione. All'ultimo Giro è uscito di classifica solo a causa della sfortuna, mentre al Tour ci sono state circostanze che tutti conosciamo. Al momento è uno dei sette-otto corridori in grado di vincere una grande corsa a tappe, insieme a Nibali, Aru, i francesi, Dumoulin, Froome e Nairo. Ovviamente al top di questa lista c'è Froome. Correre insieme a Nairo sarà un'occasione di crescita ulteriore per Mikel. Quanto a Quintana, a volte riuscire a condividere le responsabilità è un bene. Inutile iniziare a dire che non possono correre insieme, perchè non è vero. Dopo quanto successo, è ovvio che entrambi vogliano chiarire le rispettive posizioni. Ma vedrete che con il tempo lavoreranno insieme e saranno uniti per far accadere la cosa migliore per entrambi. Come squadra, abbiamo sempre variato il nostro approccio a seconda degli obiettivi. Per esempio, nelle Classiche delle Ardenne sappiamo come costruire la squadra intorno a Valverde e controllare le corse. Quando avremo Landa con noi, ci adatteremo al suo modo di correre, che è spesso all'attacco. Se uno tra Mikel e Nairo dovesse avere problemi, avremmo sempre la garanzia di un terzo leader come Valverde. Quintana e Landa sono corridori eccellenti, ma ancora giovani, con tanto da imparare". Quanto alla programmazione della prossima stagione, Unzue è categorico: "Non abbiamo ancora stabilito nulla".