Dopo aver analizzato la prima settimana, con la sua partenza in Germania ed il primo approdo del Tour sulle Alpi, e i secondi sette giorni di corsa in cui il gruppo affronterà i Pirenei, è giunto il momento di gettare lo sguardo sulla settimana decisiva, quella che assegnerà la centoquattresima maglia gialla della storia. Nella terza settimana, quella che solitamente evidenzia le maggiori differenze tra chi può vincere una grande corsa a tappe e chi invece si deve accontentare delle posizioni di rincalzo, il Tour de France tornerà a fare tappa sulle Alpi, seppure brevemente, prima di affidare il giudizio finale alla cronometro di Marsiglia.
16^ tappa (martedì 18 luglio). Le Puy-en-Velay - Romans-sur-Isère (165km). Dopo il secondo giorno di riposo, la Grand Boucle riprende con una frazione dedicata ai velocisti, concedendo agli uomini di classifica un'ulteriore giornata di calma, seppur relativa. Due i gran premi della montagna presenti, entrambi nella prima metà di tappa: il primo è la Cote de Boussolet, 4.5 chilometri al 6.3%, adatta a lanciare la fuga di giornata; il secondo è il Col du Rouvey, un quarta categoria lungo 2.8 chilometri al 5.6% di pendenza media. Dopo l'ascesa di questo Gpm il gruppo procederà spedito verso la volata finale, che difficilmente verrà messa in discussione dai fuggitivi.
17^ tappa (mercoledì 19 luglio). La Mure - Serre-Chevalier (183 km). Dopo il respiro di Romans-Sur-Isère, tornano protagonisti gli uomini di classifica per la prima tappa del trittico che deciderà il Tour de France 2017. Il disegno della tappa non è ottimale, potrebbe facilmente essere reso più duro, ma l'accoppiata Croix de Fer-Galibier farà comunque il suo dovere. Il primo sopraggiunge dopo appena cinquanta chilometri di tappa è ne segnerà l'andamento per i successivi 24 con una pendenza media del 5.2% che, però, non deve ingannare. Il Col de la Croix de Fer, infatti, è spezzato in tre tronconi e nel secondo spezzone di salita ci sono pendenze ben al di sopra del 10%. Il giudice di tappa sarà comunque il Galibier, preceduto come sempre dal Telegraphe, con i suoi 17 chilometri al 6.9%, attenzione agli ultimi sei che veleggiano sempre attorno al 9%. Dalla cima del Galibier, che darà il souvenir Henri Desgrange, ci sarà la lunga discesa fino a Serre Chevalier, solo la prima parte è tecnica.
18^ tappa (giovedì 20 luglio). Briançon - Izoard (179.5 km). Eccoci qua, l'ultima frazione di montagna. Anche qua, come nella precedente, il percorso potrebbe facilmente essere indurito, ma Prudhomme ha optato per una terza settimana abbastanza facile rispetto al solito. La diciottesima tappa prevede tre scalate: la Cote des Demoiselles Coifèes, il Col de Vars ed infine il Col d'Izoard. La prima, come suggerisce il nome, è poco più di una salitella che non lascerà scorie nelle gambe dei ciclisti, mentre il Vars è il primo ed unico ostacolo primo dell'Izoard. La sua brevità, solo 9.3 chilometri, ne fa un passo molto pendente, con un tratto centrale di duemila metri al 10% dove chi vorrà provare il tutto per tutto potrà attaccare. Dalla cima del Vars ci sono venti km di discesa e altrettanti di pianura prima di attaccare l'ultima salita del Tour 2017: l'Izoard. La cima della Casse Désert, con il suo paesaggio lunare, deciderà gran parte della corsa e saranno decisivi gli ultimi sei chilometri dell'ascesa con le pendenze sempre attorno al 9-10%.
19^ tappa (venerdì 21 luglio). Embrun - Salon-de-Provence (222.5 km). La calma prima della tempesta. La tappa di Salon-de-Provence è abbastanza mossa, con molti mangia e bevi nella prima parte della frazione e il Col du Pointu a 50 chilometri dall'arrivo. Qualcuno potrebbe tentare l'avventura con una fuga, ma il finale totalmente pianeggiante è a favore del gruppo e dei velocisti.
20^ tappa (sabato 22 luglio). Marsiglia - Marsiglia (22.5 km) ITT. Eccolo il punto decisivo del Tour de France numero centoquattro. La cronometro di Marsiglia sarà l'ultimo ostacolo tra la maglia gialla e la vittoria finale. I venti chilometri contro il tempo si sviluppano tutti dentro la città della Costa Azzurra, con partenza ed arrivo siti nello storico velodromo ed un significativo passaggio nel vecchio porto marsigliese. Attenzione alla salita di Notre Dame de la Garde che potrebbe sparigliare le carte.
21^ tappa (domenica 23 luglio). Montgeron - Paris Champs-Elysées (103km). Classica passerella finale tra brindisi con champagne per chi ha vinto il Tour de France e foto di rito con tutte le maglie delle classifiche in testa al gruppo. Si inizia a far sul serio, per i velocisti s'intende, quando il gruppo attraverserà la linea d'arrivo per la seconda volta. Il traguardo volante del terzo passaggio potrebbe regalare punti importanti per la maglia verde e all'ultimo giro c'è sempre qualcuno che prova il numero, ultimo a riuscirci Alexandre Vinoukourov nel 2005.